Green pass, poco personale: totem all'entrata per effettuare i controlli

Domenica 23 Gennaio 2022 di Daniela De Donà
Il totem
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BELLUNO -  Difficoltà a trovare personale – cioè camerieri – e necessità di monitorare la clientela senza che si creino code. Oppure: avere la sicurezza che in pasticceria o in Municipio entrino solo persone vaccinate, al di là delle dichiarazioni su prestampato. Uno più uno, ed ecco chi una soluzione la trova, affidandosi alla tecnologia: il cosiddetto “chiosco Green Pass” che punta a declinare la parola pandemia con sicurezza e velocità. Come avviene al panificio pasticceria con bar “Da Vià” di Domegge. O alla pizzeria “Allo Zodiaco”, a Belluno. Ma ad essersi preso avanti è pure Luca Strapazzon, sindaco di Arsiè. 
«Proprio due giorni fa siamo partiti con questo tipo di verifica che, su nostra indicazione, abbiamo tarato per super green pass, anticipando così le normative che entreranno in vigore a febbraio – sono parole di Strapazzon, il primo tra i sindaci della provincia ad adottare il chiosco – il controllo del codice con telefonino o tablet era complesso, mentre è importante sveltire l’entrata alla mattina per i dipendenti, così come è fondamentale appurare, nel via vai, la regolarità per i tecnici e progettisti vari che collaborano con il Comune». Fino a ieri, ad Arsiè, il controllo dei dipendenti comunali avveniva a campione, poi la decisione, una settimana fa, di ordinare il dispositivo che, a detta di Strapazzon «ha il vantaggio di venire aggiornato ogni due-tre ore. Aggiornamento che, invece, il telefonino non riesce ad effettuare». In altre parole: se una persona presenta il regolare Green pass stampato con il numero di dosi di vaccino ricevute, ma al mattino ha saputo di essere positivo, questo dispositivo è in grado di rilevare lo scarto di informazione.
Alla pizzeria “Allo Zodiaco” ad accoglierti c’è la colonnina: si avvicina la tessera cartacea o il cellulare che attesta le vaccinazioni. La lettura è immediata (compresa la data di scadenza del Green pass) con uscita di un foglietto che conferma la verifica: «Okay, okay, super Green pass valido», più la data con tanto di ora. «Ho adottato questo sistema su suggerimento dell’azienda che mi dà consulenza e assistenza tecnica - precisa Domenico Fusco, legale rappresentante della famiglia di pizzaioli titolari dello Zodiaco, locale da pochi giorni riaperto dopo una chiusura per quarantena preventiva – vogliamo stare alle regole e questo chiosco è un presidio che offre controlli rapidi dei clienti, in nome della sicurezza di tutti. L’utilità, per noi, è relativa, soprattutto, all’affluenza che si registra nei fine settimana. Giorni in cui avremmo bisogno di maggior personale che, però, aimè, non si trova». La colonnina ha un costo di circa 2000 euro. Non poco. «Si tratta di un investimento importante per noi, faticoso, ma la speranza è che qualcosa della spesa fatta ci torni indietro».
È un’ istituzione. È storia. La pasticceria “Da Vià” di Domegge ha installato il chiosco in un momento di cambiamento delle normative, durante le festività di Natale: «Tanta affluenza rallentava il lavoro. Noi abbiamo servizio bar, c’erano gruppi di famiglie o 5-6 amici che entravano – è la premessa del titolare, Paolo Da Vià – le ragazze al banco non riuscivano a controllare in fretta con l’App a disposizione e a servire la clientela. Era un vero problema per noi. Ora ognuno passa, riceve il tagliando cartaceo di controllo che esce dalla macchina e lo consegna al banco». Per essere servito. Secondo la legge. 
Una curiosità: in provincia di Belluno la pioniera nell’adottare il sistema è stata, a Santa Giustina, la Gastronomia di Bianca Minute. «Lo ha fatto già ad agosto – precisa Consuleo Bertelle dell’azienda Ufficio Stile di Belluno – seguita, ad ottobre, dall’installazione di una decina di chioschi all’Unifarco di Meano». 
 

Ultimo aggiornamento: 24 Gennaio, 09:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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