«Siamo baristi, artigiani, imprenditori: non potete scaricare i controlli dei green pass su di noi»

Sabato 31 Luglio 2021 di Davide Piol
Confartigianato e Confcommercio chiedono di sgravare i commercianti dei controlli sul green pass
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BELLUNO - Sì alla vaccinazione. No ai controlli sul green pass. Confcommercio e Fedarlberghi Belluno Dolomiti, pur ribadendo la loro posizione a favore del vaccino nell’incontro di ieri a Palazzo dei Rettori, hanno però esposto al prefetto i dubbi di chi dovrebbe controllare e scegliere chi far entrare nel proprio locale o albergo. «Nello spirito di leale collaborazione istituzionale – hanno raccontato i presidenti delle associazioni Paolo Doglioni e Walter De Cassan – abbiamo evidenziato le difficoltà applicative del recente decreto che estende il green pass agli utenti di ristoranti, bar e simili: tale norma ha il grave difetto di porre gli esercenti come organi di controllo, quando tale incombenza dovrebbe spettare ai soggetti istituzionali». 

LE INCERTEZZE
L’ultimo decreto Draghi dovrebbe entrare in vigore a partire dal 6 agosto.

Tuttavia, c’è ancora molta confusione su chi dovrebbe fare i controlli e soprattutto dove. «Le molteplici fattispecie, spesso non coerenti tra loro – hanno spiegato Doglioni e De Cassan – stanno creando nuove difficoltà organizzative alle imprese, specie quelle meno strutturate. Il solo annuncio delle nuove disposizioni ha già provocato in alcuni casi disdette negli alberghi da parte di clienti in difficoltà a gestire la situazione». 



L’APPELLO DEL PREFETTO
Il prefetto Mariano Savastano ha ascoltato le associazioni di categoria, garantendo la massima collaborazione nel rispetto delle leggi e delle disposizioni vigenti, e ribadito la sua posizione in linea con le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: «Concordo nel sostenere che la vaccinazione è un atto di responsabilità individuale ma anche collettiva e sociale. Sono altresì convinto che tale pratica, se largamente diffusa, costituisca un prezioso strumento di rilancio dell’economia». Savastano ha evidenziato come la vaccinazione sia «libertà di viaggiare, di lavorare in un ambiente comune, frequentare le altre persone, fare acquisti nei negozi o di trascorre il tempo libero al ristorante, al cinema, al teatro. La protezione individuale va di pari passo con quella della comunità». 

I CONTROLLI
Rimane però il nodo sui controlli. È un punto su cui, ieri, si sono esposti anche gli artigiani e le palestre. «Siamo persone e imprenditori responsabili ma non possiamo diventare controllori» ha commentato la presidente di Confartigianato Belluno Claudia Scarzanella. L’associazione, a livello nazionale, ha proposto un emendamento alla conversione in legge del decreto, tale per cui i gestori dei servizi e delle attività non siano considerati responsabili della verifica dell’identità personale degli intestatari di green pass. «In questo periodo siamo feriti e bastonati – ha detto Antonio De Fina, presidente degli alimentaristi di Confartigianato Belluno –. Chiediamo al Parlamento di venirci incontro, votando a favore del nostro emendamento. Ma chiediamo uno sforzo anche ai nostri clienti: chi entra nei nostri locali deve aver la volontà di risolvere il problema. Oggi, essere contro il sistema per partito preso è controproducente e diventa una mancanza di rispetto nei confronti di chi vuole continuare a lavorare». Dello stesso parere anche Lorenzo Battistel, presidente di mestiere fitness e titolare della palestra Miros: «Non possiamo colpevolizzare il titolare di un’attività se un cliente che entra dichiara il falso o ha un certificato fasullo. Il problema riguarda i non vaccinati, persone che non vogliono stare alle regole. Per questo continua il nostro invito a vaccinarsi, per se stessi e per la collettività, e anche per permettere alle imprese di lavorare». 

Ultimo aggiornamento: 20:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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