Camerate come luoghi di lavoro: «Caserme a rischio discriminazione»

Sabato 16 Ottobre 2021 di Federica Fant
Foto tratta da forzearmate.org

BELLUNO - Inascoltati gli appelli delle sigle sindacali militari e forze di polizia in tema di green pass. Anche in provincia ci sarebbero stati dei disguidi, a parlarne il Dipartimento Difesa provinciale di Fratelli d'Italia. L'11 ottobre, infatti, «sono arrivate le disposizioni per l'Arma dei Carabinieri, il 12 sera sono arrivate le circolari emanate dallo Stato Maggiore della Difesa con notevole ritardo perché proprio a ridosso della scadenza del 15 ottobre», fanno notare i responsabili del dipartimento di Fratelli d'Italia a livello regionale e provinciale, Rossano Moracci e Alessandro Farina. Conseguenti le difficoltà di organizzazioni sia da parte dei comandi da tempo «in attesa delle procedure da attuare dalle 00.01 del 15 ottobre, sia del personale destinatario delle richiamate prescrizioni. Per settimane si è lasciato il personale tra dubbi, perplessità, interrogativi.

Ma con calma, le linee guida sono arrivate», sottolineano.

«NON C'È OBBLIGO»

Moracci e Farina ricordano come, a differenza di quanto accade per i sanitari, non vi sia «alcun obbligo di legge al momento che imponga il vaccino alle donne e uomini delle forze dell'ordine e Forze Armate. La scelta dovrebbe rimanere libera senza condizionamenti eccessivamente persuasivi». Pertanto, chiedono le associazioni sindacali, «ribadiamo la necessità di gratuità dei tamponi, nell'interesse stesso dell'amministrazione che deve garantire servizi essenziali e imprescindibili per lo Stato mantenendo alto il livello di operatività e sicurezza del territorio bellunese e regionale». Il Nuovo sindacato Carabinieri denuncia, anche su Facebook: «L'Arma dei Carabinieri ha dato ordine a tutti i carabinieri alloggiati nelle caserme di uscire dalle camerette se non sono in possesso dal green pass da questa mezzanotte. Il Comando Generale avrebbe dato la disposizione di ordinare a chi occupa le camere di lasciarle, paragonando l'alloggio a luogo di lavoro. Nessun decreto ha mai imposto una azione del genere che non ha precedenti nella storia dell'Arma».

«I CONTRASTI»

Anche dal dipartimento di Fratelli d'Italia arrivano segnalazioni: «In queste 48 ore ci sono state riportate piccole situazioni di contrasto tra colleghi. Fortunatamente gestite. - intervengono i responsabili regionale e provinciale -. Può involontariamente nascere da queste situazioni una forma di discriminazione. Il Dipartimento provinciale invierà tutte le problematiche riscontrate in queste ore ai nostri parlamentari di Fratelli d'Italia, membri della IV Commissione di Difesa, già al lavoro, chiedendo di intraprendere tutte le azioni percorribili, al fine di rendere gratuiti i test antigenici covid 19, convenzionare l'erogazione degli stessi ad un prezzo inferiore di quello attuale per tutti gli appartenenti alle Forze dell'Ordine e Forze Armate. Nonché consentire i test presso le infermerie di Reparto o di Corpo» e altre disposizioni.

(foto tratta da forzearmate.org)

Ultimo aggiornamento: 17 Ottobre, 10:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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