Il sigillo di Senni, il "Barracuda", sulla Gran Fondo Dolomiti Race

Lunedì 20 Giugno 2022 di Daniele Mammani
La partenza a Feltre della Gran Fondo dolomiti race

FELTRE - Il morso del Barracuda. Manuel Senni ex pro si aggiudica la Sportful Dolomiti Race sul tracciato di 204 chilometri. Il Barracuda, così è soprannominato il ciclista cesenate, ha scalato la classifica fino a infliggere il colpo di grazia agli avversari sulla salita del Passo Croce d’Aune e tagliare il traguardo feltrino al primio posto con un distacco di circa due minuti sul francese Loïc Ruffaut. Per quanto riguarda la granfondo al femminile a trionfare è la cuneese Annalisa Prato davanti alla slovena Laura Simenc che arriva al traguardo con un distacco di quasi 4 minuti e mezzo.  Va in archivio così l’edizione numero 27. della Sportful Dolomiti Race, una sfida sui pedali vinta dai ciclisti sulla strada, ma vinta anche dagli organizzatori che dopo il periodo legato al Covid sono finalmente riusciti a riproporre la gara feltrina nuovamente ai massimi livelli. Il numero di partecipanti ha aggiunto un’ulteriore menzione d’onore al Comitato organizzatore che riesce a dare il via a 3.700 cicloamatori con una tendenza in crescita rispetto alle altre granfondo italiane ostaggio di qualche assenza di troppo strascico ancora del Covid. 
Gara in crescita per Manuel Senni. Andando con ordine il passaggio di Pieve Tesino vede il cesenate in un gruppo di circa una trentina di atleti all’inseguimento del belga Sieben Devalckeneer (1h35’18”) che vanta 2 minuti di vantaggio. La cosa si ripete in vetta al Manghen, passo valicato dal belga con un tempo di 3h08’20” con Senni ancora a 2 minuti e il gruppo che si sgrana. La strada che porta al Passo Rolle riserva qualche sorpresa, il belga cede mentre crescono Ruffaut, Senni e Rossano Mauti (4h44’30”). Il terzetto si avvia verso Ponte Oltra e poi su verso il Passo Croce d’Aune e proprio in questo momento il “Barracuda” lascia il segno dei sui denti sugli avversari. La salita di Senni è impeccabile, copre la distanza in 29’42” mettendo luce sul francese Ruffaut che impiega 31’38” mentre Mauti cala lasciando spazio al toscano Fabio Cini. La discesa verso Feltre è il premio per Senni che chiude le fatiche in 6h20’42” seguito da Ruffaut (6h23’25”) e Stefano Bonomi (6h26’36”). 

La categoria femminile

Meno incertezza nella gara femminile in cui i parziali non cambiano mai per l’intera prova. Parte avanti Annalisa Prato e mantiene il primato per tutti i chilometri di gara seguita da Simenc e dalla tedesca Christina Rausch. Un risultato mai messo in discussione con un controllo totale di quanto accade sulla strada da parte della cuneese che taglia il traguardo con il tempo di 7h12’07” davanti a Simenc (7h16’33”) e Rausch (7h18’24”). 
Con una giornata come quella di ieri può solo nascere un sorriso sul volto dei componenti del Comitato organizzatore. Una granfondo così è auspicabile, ma averla è un’altra cosa. Il presidente del Comitato organizzatore, Ivan Piol, così sintetizza la giornata: «È andata bene. Siamo stati baciati dal sole, anche troppo forse. Ci sono stati tanti ritirati per il caldo anche se i ristori hanno funzionato benissimo. I commenti sono stati tutti positivi, soprattutto per la disponibilità delle persone lungo il tracciato che si sono fatte ben volere dai partecipanti. Nonostante noi montanari siamo un po’ chiusi, quando è ora di farlo, non esitiamo a mettere tutto il nostro cuore nelle cose, sul Rolle molti ciclisti si sono fermati a ballare nel ristoro organizzato dal quartiere Santo Stefano del Palio di Feltre.

Feltre è piccola, tutti ci diamo una mano e questo fa crescere tutte le manifestazioni sia sportive che non».

Ultimo aggiornamento: 07:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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