Il Giro d'Italia balla su 3 secondi. Tra Bellunese e Trentino epica sfida sulle Dolomiti. Ecco dove e come

Carapaz e Hindley, ultima occasione per fare i conti. Nibali, sognare un'impresa da 6 minuti si può, ma la realtà non concede aspettative. Rischi meteo e passi chiusi ai motori

Sabato 28 Maggio 2022 di Redazione Web
Oggi il tappone dolomitico

BELLUNO - Scatta oggi, 28 maggio, la 20. tappa del Giro. Un tappone, tra Bellunese e Trentino, che promette di essere epico come sempre sulle Dolomiti e sulle montagne del Nordest. Il Giro "balla" su tre secondi e oggi è l'ultima occasione per regolare i conti in classifica, poi resta solo la crono finale di Verona. Carapaz comanda in rosa, Hindley è a 3 secondi. Le speranze italiane, con un panorama a corto di giovani talenti, sono sull' "usato sicuro" di Nibali, che però veleggia a 5'53 secondi dalla testa cuadoregna: ma sognare in un miracolo (una specie di mission impossible) per i tifosi è sempre possibile. Servirebbe un'impresa da imprimere sulla roccia, che neanche Coppi o Bartali... E servirebbe il crollo di Carapaz, che però come si sa è un camoscio da salite.

 

La Marmolada e i passi fatali 

La Marmolada decide chi sarà il vincitore finale del Giro d'Italia 2022. Ma il condizionale è d'obbligo. Non sono bastate 19 tappe e le tante salite che hanno caratterizzato questa edizione della corsa, ultima delle quali quella che ha condotto ieri al Santuario di Castelmonte, nella tappa vinta da Bouwman: la lotta alla maglia rosa è ancora apertissima, con Richard Carapaz che veste il simbolo del primato con soli 3" di vantaggio su Jai Hindley e 1'05 su Mikel Landa. Finora nessuno è riuscito a fare la differenza. La situazione è di parità assoluta. A fare da ago della bilancia nel tappone, oltre alla difficoltà di affrontare 4700 metri di dislivello, potrebbe esserci un altro fattore: l'altitudine.

Per la prima volta in questa edizione si toccano i duemila metri di altezza: dopo il San Pellegrino, il gruppo affronterà la Cima Coppi, ovvero la montagna più alta di questa edizione, il Passo Pordoi, la cui vetta è posta a 2236 metri. L'arrivo è invece sul Passo Fedaia, a 2052 metri, con l'ultimo strappo letale. Sono altitudini che potrebbero far sentire a casa Richard Carapaz, che è nato e vive in Ecuador a 2900 metri sul livello del mare: per lui c'è stata anche la bella sorpresa di aver potuto abbracciare la famiglia durante la cerimonia del podio, ed è apparso sorridente nonostante abbia perso un gregario importante come Richie Porte per un problema di stomaco. «È molto bello avere la famiglia qui, mi dà maggiore serenità. Se dopo la Marmolada la situazione dovesse essere invariata in classifica, non mi preoccuperei: in vista della cronometro di domenica è meglio avere tre secondi di vantaggio che non averli».

L'altimetria del tappone

La variabile meteorologica

Rischio neve scongiurato ma potrebbe piovere. Da quanto riferisce Arpav i passi non dovrebbero riservare sorprese anche se in montagna non è mai detta l'ultima parola. Gli orari (stimati) di passaggio del Giro sulle Dolomiti, 14.36 San Pellegrino, 15.41 Pordoi, 16.55 Fedaia, parlano di temperature non caldissime (sono in calo) ma nemmeno così fredde. Rimane però il rischio pioggia, soprattutto all'arrivo, che aiuterà a tenere lontana la neve.

Il limite potrebbe infatti scendere ma solo in serata dai 2800-3000 metri iniziali a circa 2300-2600 metri (il Pordoi, con i suoi 2.239 metri, è il punto più alto). Sulle zone prealpine tuttavia pioverà e il monitoraggio continuerà fino all'ultimo per scongiurare eventuali fenomeni temporali improvvisi e locali con grandine e forti raffiche di vento.

La tabella oraria e i passaggi

Il percorso della fatica 

I 167 chilometri del tappone dolomitico iniziano da Belluno. Partenza ore 12.15. Piccola deviazione lungo la valle del Piave tra Sedico, Santa Giustina e la Certosa di Vedana. Si entra quindi nella valle del Cordevole e comincia la salita di Agordo e Cencenighe. È solo l'antipasto, poi arriva il piatto forte: un trittico di salite con il Passo San Pellegrino (pendenze oltre il 15% dopo Falcade) seguito dal Passo Pordoi (Cima Coppi 2022) e infine dal Passo Fedaia con il famoso rettilineo di Malga Ciapela (pendenze sopra il 10% e fino al 18%). Rimangono fuori dalla corsa rosa i Serrai di Sottoguda perché la strada risulta ancora danneggiata dalla tempesta Vaia di ottobre 2018.

La planimetria della sfida

La classifica dopo la tappa 19

1. Richard Carapaz (Ineos Grenadiers) 81h18'12"
2. Jai Hindley (Bora-hansgrohe) a 03"
3. Mikel Landa (Bahrain Victorious) a 1’05"
4. Vincenzo Nibali (Astana Qazaqstan) a 5'53"
5. Pello Bilbao (Bahrain Victorious) a 6'22"
6. Jan Hirt (Intermarché-Wanty-Gobert) a 7'15"
7. Emanuel Buchmann (Bora-hansgrohe) a 8'21"
8. Domenico Pozzovivo (Intermarché-Wanty-Gobert) a 12'55"
9. Juanpe Lopez (Trek-Segafredo) a 15'29"
10. Hugh Carthy (EF Education-EasyPost) a 17'10''

Automobili interdette sui passi

Il finale ai piedi della regina delle Dolomiti è unico: dopo 14 anni la Marmolada torna ad essere sede di arrivo del tappone dolomitico. La circolazione su San Pellegrino, Pordoi e Fedaia è però bloccata da ieri, 27 maggio: inutile, per gli appassionati del Giro, cercare di raggiungere oggi in auto i passi.

Sospirolo si veste di rosa

Le vie del comune di Sospirolo sono tinte di rosa per salutare la carovana del Giro. La gara transita attraverso le frazioni di San Zenon, Maras, Susin, Sospirolo capoluogo, Volpez, Mis, Regolanova, Certosa di Vedana, Pra' Vedana e Ponte Mas. Gli abitanti si sono attivati anche in autonomia grazie a belle e originali installazioni in cui la bici la fa da padrona. Ieri sera la serata rosa. Il Comune, in collaborazione con la Pro loco Monti del Sole e il gruppo Alpini, ha dato vita a un momento di festa che ha avuto come punto di riferimento il centro civico culturale (rigorosamente illuminato in rosa). Quindi mostra dei lavori degli alunni, lancio di palloncini rosa, e incontro con gli ex ciclisti Mario Beccia e Dino Zandegù e con il pittore e illustratore del Giro Vico Calabrò.

Viabilità, rivoluzione a Belluno

Nel capoluogo bellunese traffico con modifiche. Piazza dei Martiri (dove alle 12.15 Luca Zaia e Roberto Padrin daranno il via), piazza Vittorio Emanuele II, via Roma: divieto di transito e di sosta con rimozione forzata dei veicoli fino alle 19. Piazza Duomo, piazza Castello, via Matteotti: divieto di transito e di sosta fino alle 15. Piazza Santo Stefano, via Simon da Cusighe, via Rialto, piazza Mercato, via Mezzaterra: divieto di sosta fino alle 14, divieto di transito fino alle 13.30. Parcheggio Lambioi: divieto di sosta fino alle 14 e di accesso al parcheggio fino alle 13.30. Viale dei Dendrofori (nel tratto compreso tra la piscina e la galleria Belluno), ponte Bailey, Galleria Belluno, via Buzzati panoramica, via Alzaia, ponte della Vittoria: divieto di transito dalle 9 alle 13.30 del 28 maggio. Viale dei Dendrofori (nel tratto compreso tra la piscina e l'incrocio con via Feltre): dalle 9 alle 13.30, transito consentito solo per parcheggio, fino a esaurimento di posti disponibili, terminati i quali i veicoli potranno percorrere il tratto solamente nella direzione centro-periferia, e ai residenti in via Sottocastello. Via Uniera dei Zater, via Caduti, Ponte San Felice, via del Piave, via San Lucano, via Sant'Andrea, via 30 aprile, porta Dante, porta Dojona: divieto di sosta dalle 5 alle 14 e divieto di transito dalle 6 alle 13.30. Piazza Piloni, via Zuppani: divieto di sosta e di transito dalle 5 alle 14.

[Grafiche dal sito del Giro d'Italia. Notizie a cura di Carlo Gugliotta e Davide Piol]

Ultimo aggiornamento: 17:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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