Giro d'Italia, mezzo metro di neve all'arrivo della 19esima tappa: «Piano B se il meteo non cambia»

Venerdì 12 Maggio 2023 di Gianfranco Giuseppini
Giro d'Italia, mezzo metro di neve all'arrivo della 19esima tappa

AURONZO DI CADORE - «Nel malaugurato caso che sottodata del 26 maggio le condizioni atmosferiche siano proibitive – spiega Lorenzo De Martin, consigliere comunale delegato nel comitato tappa - esiste un percorso di riserva, come nel caso del 2013, in cui vennero eliminati i passi dolomitici ad eccezione del Passo Tre Croci con provenienza direttamente dalla Val Pusteria e da Cortina d’Ampezzo per poi salire a Misurina e alle Tre Cime di Lavaredo. Anche nel malaugurato caso di variazione con l’eventuale eliminazione di passi come Campolongo, Valparola, Giau, resta sempre in lista il Passo Tre Croci con provenienza da Cortina. Questo, perché a preoccupare Rcs sono le lunghe discese, mentre dal Tre Croci il percorso è breve e si ritorna quasi subito a salire verso Misurina e il Rifugio Auronzo, dove Rcs vuole comunque a tutti i costi arrivare. Proprio male che vada, l’arrivo potrà essere collocato a Misurina».

IL PAESAGGIO

Difatti è paesaggio tipicamente invernale quello di questi giorni a Misurina e sull’arrivo della 19a tappa del Giro d’Italia con partenza da Longarone. Con il traguardo fissato ai 2300 metri del Rifugio Auronzo, ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo, ieri a forcella Longeres erano caduti almeno 50 centimetri di neve, mentre a Misurina una trentina, che si sono certamente incrementati nella notte visto la persistenza del maltempo. Rischia così, a quasi 2 settimane dall’appuntamento ciclistico per eccellenza, che si ripeta la situazione verificatasi nella Corsa Rosa del 2013 che proprio la nevicata ha reso la corsa particolarmente epica.

Ciò preoccupa non poco il Comitato tappa già da tempo al lavoro per assicurare il regolare arrivo dei corridori e l’ordinato afflusso dei tifosi magari attratti ancor più dalle particolari condizioni atmosferiche e tali da rendere la giornata indimenticabile.

PREPARATI AL PEGGIO

Nella Val d’Ansiei dunque si è preparati al peggio nel caso in cui, evento non raro in questo periodo, in quota scenda tanta neve da rendere impraticabile strada e parcheggi proprio a ridosso della tappa. Del resto pioggia e neve erano da tempo attesi, dopo un inverno caratterizzato da pressoché nessuna precipitazione di rilievo. «Già nei giorni scorsi – conclude De Martin – erano stati sgomberati quasi del tutto parcheggi e strada nella zona di arrivo. Ora è tutto da rifare, anche se in questo periodo a supportare l’eliminazione della neve sono sufficienti alcuni giorni di sole. Per ora cercheremo di utilizzare personale mezzi nostri, poi nel caso cercheremo aiuto come nel 2013 a Veneto Strade che ci ha dato un aiuto prezioso. Siamo in attesa anche di una risposta da parte della Regione Veneto per quanto riguarda il supporto della Protezione Civile che sarebbe impiegata in tutte le 5 tappe che si svolgono sul territorio veneto. In tutto abbiamo calcolato che saranno coinvolte circa 200 persone, comprese quelle delle associazioni sportive della vallata o di semplici volontari cittadini». 

Ultimo aggiornamento: 17:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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