Chi era Giambattista Arrigoni, chi era l'ex vicesindaco morto soffocato

Mercoledì 3 Agosto 2022
Giambattista Arrigoni

BELLUNO - La terra bellunese si inchina per la scomparsa di Giambattista Arrigoni, tra l'altro organizzatore della Festa al Borgo. A cascata arrivano i messaggi di cordoglio, magari con il ricordo personale. «Erano gli anni Ottanta e Novanta ricorda Oscar De Pellegrin, sindaco di Belluno - allora ero impegnato nell'Asi e con lui si collaborava molto.

Erano anni di grande fermento, si gettavano le basi di nuove strutture, di innovazione, progetti e lui aveva la mente rivolta al futuro». Queste le parole del presidente della Provincia, Roberto Padrin: «La sua attività nel terzo settore era nota a tutti e l'abnegazione con cui aveva condotto il Comitato d'Intesa negli anni della sua presidenza è rimasta un esempio da seguire per tutto il territorio bellunese».


TERZO SETTORE
Così il Csv ne ricorda i passi: «Aveva assunto la presidenza nel 1984 rimanendo in carica fino al 2009. È stato inoltre primo presidente dell'allora Csv Belluno, assumendo il ruolo dalla sua nascita, nel 1997, e mantenendolo fino al 2009, per poi essere eletto come presidente onorario sia del Comitato d'Intesa che dell'allora Csv. Giorgio Zampieri, già presidente di Comitato d'Intesa e Csv: «Tante persone della nostra comunità e non solo hanno certamente migliorato, grazie al suo impegno, la loro qualità di vita». Colpito dalla scomparsa anche Gianluca Corsetti, presidente del Cdi. «Va ricordato l'impegno nell'Opera Martino Arrigoni, in ricordo del figlio, in cui ha riposto anima, cuore e mente». Così il Csv Belluno Treviso, per voce della presidente Elisa Corrà e del direttore Nevio Meneguz: «Il suo impegno è stato legato alla nascita dei due enti, ma è stato esteso a molte altre associazioni di volontariato, anche mettendo al servizio degli altri la sua professione di odontoiatra». Tra quanti lo hanno conosciuto da vicino c'era sicuramente Angelo Paganin: «Sempre presente ad impegni istituzionali, ma anche con le attività del Centro Studi Prisma».


CUCCHINI
«L'Associazione Francesco Cucchini è e sarà sempre debitrice nei confronti di Giovanni Battista Arrigoni per il suo costante impegno in favore del sodalizio del quale fu cofondatore e assoluto protagonista negli anni», dice Vittorio Zampieri ex presidente dell'Associazione Cucchini. «Arrigoni, da medico è stato uno dei luminari delle cure palliative - sottolinea il professor Paolo Colleselli, presidente dell'associazione Cucchini -. Aveva capito l'importanza di prendersi cura della persona prima che del paziente, in anni in cui questo pensiero non era ancora entrato all'interno della pratica medica. È con questo spirito che ha fondato l'associazione Cucchini e con lo stesso spirito è stato tra i promotori della costruzione dell'hospice. Non era mai stato presidente dell'associazione, ma da consigliere ha rappresentato quel punto di riferimento di cui ogni gruppo o associazione ha bisogno per l'attività quotidiana, per l'entusiasmo delle iniziative, per le parole sempre volte a cogliere il meglio delle persone».


I POLITICI
La stima per Arrigoni che ha il fregio di Grande Ufficiale al Merito della Repubblica e che fu anche presidente della Fondazione Humanitas - arriva dalle parole del deputato Dario Bond: «Fu tra i precursori a livello locale delle cure palliative in anni in cui non era avvertita la necessità di prendersi cura dei malati terminali». La Lega di Belluno, tramite le parole di Franco Gidoni che lo conobbe bene, sottolinea come fosse «uomo di vasti orizzonti, d'animo generoso». Il deputato Roger De Menech e la segretaria provinciale del Partito Democratico, Monica Lotto hanno sottolineato come con Arrigoni «se ne va un uomo che ha tracciato sentieri innovativi per il volontariato a servizio delle persone e delle amministrazioni. Esempio da seguire anche per l'umiltà con cui portava avanti il suo impegno quotidiano». Cordoglio per una perdita importante arriva anche dal presidente dei Bellunesi nel mondo, Oscar De Bona.


ROTARY
A piangere Tita Arrigoni è il Rotary di Belluno, club in cui entrò a soli 23 anni, mettendosi subito in azione per consolidare il gemellaggio con il Rotary austriaco di Spittal. Fu uno degli artefici dell'ospedale di Wamba che definiva il miracolo della savana. Arrigoni, come ricordato dai soci rotariani, fu anche presidente dell'Associazione Medici dentisti dal 1982 al 1988 e consigliere dell'Ordine dei medici e odontoiatri della provincia di Belluno. Ma è in ambito politico che va sottolineato, pure, l'impegno profuso: consigliere comunale dal 1964 al 1979 e dal 1987 al 200, vicesindaco dal 1993 al 1997, presidente del Cda della Casa di Riposo (2001-2003), consigliere provinciale (1980-1985), consigliere Azienda autonoma di Soggiorno e Turismo (1967-1975). Molte altre le cariche ricoperte, tra cui, vicepresidente dell'Aci, delegato Federcampeggio, console del Touring Club. Con il Rotary rivestì la carica di presidente per 3 volte, insignito dell'onorificenza Service above self. Il presidente Rotary, Gianmarco Zanchetta: «Rimaniamo orfani di una persona straordinaria». (D.D.D.)

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