Ucciso dalle vespe: era allergico
ma si era dimenticato il farmaco

Lunedì 26 Agosto 2019 di Valerio Bertolio
Ucciso dalle vespe: era allergico ma si era dimenticato il farmaco
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ARSIÈ - Non si parlava d’altro ieri ad Arsiè, nelle frazioni e nei bar: inspiegabile per tutti la morte improvvisa di Germano Mariani, il 75enne residente a Rivai che sabato pomeriggio è deceduto a causa delle punture di vespe in un bosco a Carbonera. Tutti sono rimasti sorpresi da una morte così ingiusta avvenuta proprio di fronte alla moglie Anna Maddalon, che era in escursione con Germano e altri parenti venuti da lontano per le ferie e il Ferragosto. All’origine della tragedia una dimenticanza: il 75enne, soggetto allergico, come certificato dalla Usl, aveva lasciato a casa il tubetto con il farmaco salvavita. Lo aveva dimenticato uscendo per l’escursione e gli è stato fatale.

 
L’addio al pensionato è fissato per domani, martedì, alle 15 nella chiesa di Rivai. Sulle epigrafi apparse in paese si legge del suo ultimo gesto di solidarietà: offerte per l’associazione Mano amica onlus. 
IL VUOTO
Germano Mariani, nato a Cremona nel 1944, per lavoro si era spostato a Milano, dove era impiegato al supermercato Gs. Era andato in pensione da una ventina d’anni e con la moglie che è di Arsiè, si erano spostati a Rivai. Molto stimato per la sua disponibilità con tutti era attivo in politica da militante leghista. Era poi da sempre in prima linea nel volontariato: con l’ex assessore Faustino Mores e l’associazione gli Amici del Casel de Melam. Sempre presente poi alle iniziative con gazebo della Lega, con l’ex sindaco Ivano Faoro. 
LA TRAGEDIA
Il 75enne sabato era uscito in cerca di funghi, in un’escursione sul Col Perer organizzata per i parenti che erano venuti a fargli visita. Da quanto è stato ricostruito sembra che abbia inavvertitamente pestato un nido di vespe, scatenando lo sciame di insetti che lo hanno punto. Si è sentito subito male. La moglie Anna sentendolo il lamento è accorsa e gli ha consigliato di prendere il salvavita. Lui le ha risposto di avere lasciato il farmaco (ovvero adrenalina) a casa. Una dimenticanza, perché sapeva bene che avrebbe dovuto averlo sempre con sé, come gli era stato consigliato. Un certificato medico dell’Usl aveva dichiarato che era un soggetto allergico alle punture di insetto. In pochi minuti ha perso conoscenza e sono stati inutili i soccorsi dei sanitari, arrivati con l’ambulanza e il successivo intervento dell’elicottero. Alla fine ne è stata dichiarata la morte per choc anafilattico. La moglie Anna ha ieri, domenica, ha portato il certificato che Germano aveva come soggetto allergico alla stazione dei Carabinieri di Arsié. Il magistrato di turno, il pm Katjuscia D’Orlando non ha disposto ulteriori accertamenti. Non ci sno dubbi sulle cause di morte e la salma è stata messa a disposizione dei famigliari. 
LA TESTIMONIANZA
Romano Faoro, molto anziano, di Arsié che abita da anni in Toscana e trascorre periodi a Rivai nella casa della moglie ha ricordato costernato del suo vicino Germano Mariani: «Quando in inverno io tornavo a Rivai si preoccupava che avessi la legna per scaldarmi e entrava anche in casa ad accendermi il fuoco, cosicché io trovavo l’ambiente tiepido».

Aneddoti come questo e come quello che lo vedeva unico amico di una persona emarginata da tutti, non si contano. «Se ne va una persona buona», dicono tutti.

Ultimo aggiornamento: 11:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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