Gatto selvatico ferito salvato dalla Provincia: si era rifugiato in un giardino dopo aver lottato con una faina

Sabato 18 Dicembre 2021 di Eleonora Scarton
Gatto selvatico ferito da una faina: recuperato e salvato dalla Provincia

ARSIÈ - Lotta con una faina e si ferisce: gatto selvatico soccorso dalla Polizia Provinciale di Belluno, curato e rimesso in libertà. È questo quanto accaduto qualche giorno fa nel Feltrino, vicino ad Arsiè. Un fatto che conferma la presenza del gatto selvatico nel nostro territorio una specie che era scomparsa e, gradatamente si è rifatta viva nei boschi bellunesi soprattutto nelle zone tutelate dal Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi. 

LA PRESENZA 
La presenza nel bellunese del gatto selvatico è ormai una certezza. Numerosi gli esemplari che sono stati visti nel corso dell’ultimo anno grazie alle fototrappole installate in varie parti del Parco delle Dolomiti bellunesi. A confermalo è stato anche il ricercatore Marco Catello, il quale ha spiegato che «Il ritorno graduale di questo predatore coincide con la formidabile espansione del bosco iniziata negli anni ’50 del secolo scorso. I primi gatti selvatici sono ritornati sul territorio alpino e prealpino italiano alla fine degli anni `60 provenienti dalla Slovenia. Anno dopo anno, la dinamica popolazione del Friuli Venezia Giulia ha riconquistato nuovi territori, arrivando ai confini con il Veneto negli anni ’80. Recentemente sono numerosi i dati di presenza della specie nella parte meridionale della provincia di Belluno» Nel territorio è stata documentata anche una cucciolata.

L’EPISODIO 
Il gatto selvatico torna a farsi vedere. La Polizia Provinciale di Belluno, pochi giorni fa, ha soccorso un esemplare di “Felis silvestris” in difficoltà, nel Feltrino. L’episodio, alquanto singolare, è accaduto nel pomeriggio di lunedì poco distante da Arsiè, nel cortile di un’abitazione. La signora Laura Nicoli ha sentito un tonfo provenire dal giardino di casa. È uscita e ha trovato a terra una faina morta e un grosso gatto sofferente. Secondo la ricostruzione della Polizia Provinciale, è probabile che i due animali stessero lottando tra di loro; oppure era in atto un tentativo di predazione da parte del gatto, e nella foga entrambi gli animali sono caduti dalle rocce sovrastanti l’abitazione della donna, che, con spiccato senso civico e rispetto per gli animali, ha allertato subito i servizi veterinari. 

I SOCCORSI
Sul posto sono giunti poco dopo il veterinario Franco Coriani e Cristina Gasparo (presidente dell’Associazione S. Francesco di Feltre, che da anni si occupa del soccorso a cani e gatti in stato di necessità). I due hanno prestato le prime cure all’animale, che appariva un po’ intontito e non riusciva a muoversi bene. Al veterinario però è apparso subito evidente che non si trattava di un gatto come tanti: l’animale era più grande e aveva una coda mai vista. A quel punto, è stato chiesto l’intervento della Polizia provinciale, che ha dato la conferma: si trattava di un gatto selvatico (Felis silvestris). Immediato, come da protocollo, il coinvolgimento del veterinario referente per il Cras di Treviso: i due sanitari in contatto telefonico, valutati congiuntamente i sintomi presentati, hanno disposto di trattenere il gatto in osservazione per una notte, con adeguato nutrimento. Dell’operazione si è occupata la Polizia Provinciale. 

LA LIBERAZIONE 
La mattina successiva gli agenti hanno potuto constatare la totale ripresa della vitalità del gatto.

Una vitalità talmente esuberante, alla vista degli agenti, che rischiava di provocare danni all’animale stesso. Il gatto infatti non voleva saperne di stare nella gabbia di contenimento. Immediata quindi la liberazione, nei dintorni di Feltre. Il selvatico è stato riportato nel suo habitat e con pochi passi rapidi si è addentrato nel bosco innevato.

Ultimo aggiornamento: 08:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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