Ciro, 30 anni alle Funive Arabba: «Io sul mio gatto delle nevi: ecco come trasformo le piste in tavoli da biliardo»

Venerdì 3 Marzo 2023 di Raffaella Gabrieli
Un gatto delle nevi in azione sul comprensorio sciistico di Arabba

BELLUNO - Addio gobbe, buchi e lastre di ghiaccio. Nessuno li vede all’opera, ma i gattisti lavorano tutta la notte per far trovare le piste perfette e sicure, l’indomani, ad atleti e appassionati di sci. «A muoverci - afferma Ciro Palla, dipendente da quasi trent’anni della società Funivie Arabba - c’è un’immensa passione per la neve e i motori. Non altri fattori come ad esempio l’orario o la modalità di svolgimento, decisamente poco comodi». E proprio le piste Fodom sono state il set delle riprese del video promozionale, uscito ieri, realizzato dalla Kässbohrer, ditta tedesca leader mondiale nella realizzazione di mezzi batti pista per la promozione del nuovo PistenBully 800. 


LE ORIGINI 
Se bravi professionisti della “lavorazione” della neve lo si diventa con il tempo, di certo gattisti si nasce. Fin da piccoli, con l’amore per l’inverno in montagna e i suoi elementi distintivi. E, naturalmente, per le grosse e potenti macchine. «È il mio caso - spiega il 45enne Palla -: fin da bambino osservavo emozionato mio papà Giampietro svolgere questo lavoro. Anche se lui mi ha sempre detto di non farlo, perché implica troppa fatica, involontariamente me lo ha lasciato in eredità». A Fodom, con i colleghi di Funivie Arabba, Palla si occupa delle piste delle zone Campolongo, Padon e Portavescovo. «La nostra giornata lavorativa inizia nel tardo pomeriggio - spiega - con il controllo e la preparazione dei gatti. Attorno alle 17, dopo che il soccorso pista ci dice che sui pendii non c’è più nessuno, si parte. Io, in particolare, sistemo le piste Campolongo, Ru Tort e Burz. E quindi via con la spianatura delle gobbe e con successiva redistribuzione della neve racimolata.

E poi battitura e fresatura avanti e indietro per appiattire al meglio il fondo». Spesso i gatti sono dotati di verricello, cioè quel cavo d’acciaio ancorato a plinti di cemento fissati a terra con putrelle di ferro che consente loro di trasportare le attrezzature necessarie per polverizzare la neve e conferire il miglior aspetto possibile alle piste. 


I RISULTATI 
Le varie mansioni finiscono alle 3, quando Palla e compagni possono tornare alle loro case e mettersi a riposare. Ovviamente se la neve è dura e compatta il risultato è ottimo. «Se invece come in questo periodo di alte temperature il manto non tiene - sottolinea - noi gattisti e i macchinari non possiamo fare miracoli. È mortificante sentire a volte qualche sciatore lamentarsi sulla qualità delle discese: forse non ha idea dell’immenso impegno che investiamo nel nostro lavoro fatto sempre più spesso in condizioni difficili. Basti pensare che ci sono state giornate, già attorno a Natale, con 10 gradi sopra lo zero: situazioni che hanno dell’incredibile». Ma le soddisfazioni superano di gran lunga i momenti di difficoltà. Prova ne sia che Kässbohrer, ha scelto proprio le piste di Arabba e i suoi operatori per testare e promuovere la sua ultima creazione: il PistenBully 800 pesa 14 tonnellate e che si presenta come la futura ammiraglia della categoria. «Mezzi come questo, ma anche come altri che già abbiamo in dotazione - conclude Palla - sono sogni per noi gattisti. Poterli guidare e curare con tutte le attenzioni del caso ci fanno tornare un po’ bambini, quando trascorrevamo ore a giocare con le macchinine». Finita la stagione, i gatti verranno messi in garage: ma non prima di un’attenta e maniacale manutenzione. Ciro Palla, invece, con altri mezzi speciali come gli scavatori si dedicherà alla sistemazione delle piste in versione estiva, e cioè i sentieri: «Un’occupazione che mi piace, ma vuoi mettere il fascino di guidare un gatto, sulle piste vuote, in piena notte? Non ha eguali».

Ultimo aggiornamento: 16:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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