Compra gasolio a metà prezzo: era rubato, processato per ricettazione

Martedì 16 Aprile 2019
Compra gasolio a metà prezzo: era rubato, processato per ricettazione
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FELTRE - «Pensavo fosse un affare, so che era socio dell'autoparco e ho creduto che fosse proprietario del gasolio». Nicola De Bastiani, 42enne feltrino, ha raccontato la sua verità sulla vicenda del presunto furto di carburante all'Autoparco di Feltre, ieri mattina in Tribunale a Belluno. È alla sbarra con l'accusa di ricettazione di quel gasolio, che gli sarebbe stato venduto a metà del suo valore reale. Un'offerta che avrebbe dovuto insospettirlo e di questo ha chiesto conto il giudice Angela Feletto. Il processo che si sta celebrando è quello che vede alla sbarra, oltre al De Bastiani, anche Enrico Ilardo, 42 anni di Napoli, Salvatore Fiorino, 40enne di Cercola (Napoli). Ieri in aula c'era solo il feltrino, che si è sottoposto all'esame rispondendo alle domande del suo avvocato Monica Barzon e poi a quelle del pm Sandra Rossi e del giudice.

 
Nel marzo del 2015 la tessera carburanti numero 0684 che permetteva di rifornirsi all'Autoparco, appartenente alla ditta Vega Impianti srl con sede a Feltre, venne smarrita da uno dei dipendenti. Secondo la ricostruzione della Procura Ilardo e Fiorino l'avrebbero utilizzata indebitamente e il 29 marzo De Bastiani venne ripreso mentre prelevava 4600 litri di gasolio. Lo avrebbe caricato sul camion cisterna Fiat, come rivelarono le telecamere, e se lo sarebbe portato via.
L'imputato ieri ha spiegato che aveva incontrato al luna park, Ilardo. Entrambi erano con le loro rispettive famiglie, cosa confermata anche dalla moglie sentita come teste. «Mi avvicinò per salutarmi - ha spiegato de Bastiani - e mi disse che era in difficoltà economiche e aveva bisogna di reperire del denaro per effettuare dei pagamenti per lunedì e mi propone gasolio a metà prezzo». È un affare per De Bastiani, che ha una ditta boschiva con diversi mezzi agricoli e trattori: 4600 litri a 2800 euro. De Bastiani avrebbe anche chiesto di poter andare lunedì, ma Ilardo insiste, perché quei soldi gli servivano. L'imputato ha spiegato che non si è insospettito, perché sapeva che Ilardo era socio e aveva a disposizione la tessera. L'operazione gli sembrava lecita, tanto che non ha nemmeno coperto la targa del veicolo. Si torna in aula il 17 giugno.
Ultimo aggiornamento: 12:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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