Seeber sceglie il Trento, il progetto fusione pensa a Gementi come direttore sportivo e generale

Venerdì 4 Giugno 2021 di Alessandro De Bon
Attilio Gementi, attuale direttore sportivo del Trento neopromosso in serie C

BELLUNO - Werner Seeber ha detto sì. Ma al Trento. Troppo forte la concorrenza delle “altre” Dolomiti: il direttore di Bressanone ha scelto la strada vicino a casa e nel pomeriggio di giovedì con un messaggio ha comunicato ai dirigenti di Belluno, Union Feltre e San Giorgio Sedico - a cui la notizia però era già arrivata da qualche ora - il suo “no” al progetto fusione.

Grazie e arrivederci. E ora?


LA DELUSIONE
L’ottimismo dei bellunesi è evaporato in una grossa delusione. Lazzari, De Cian e Giusti, capofila del progetto fusione, ci credevano e soprattutto speravano. Per loro era lui il nome giusto per trovare e guidare la nuova anima del calcio bellunese, figlia di tre ex cugine. E dopo l’ultimo incontro faccia a faccia, una decina di giorni fa, tra i bellunesi si respirava fiducia. Negli ultimi giorni, invece, si era capito che iniziava a tirare una brutta aria: i silenzi di Seeber, i desideri palesati del patron trentino Giacca, il prendere tempo in attesa - palesemente - che a Trento qualcosa si muovesse... E infatti qualcosa s’è mosso: la penna sulla carta intestata della società neopromossa in serie C. Schiacciante d’altronde la concorrenza del Trento, che ha messo sul piatto un budget da 3.5 milioni, la serie C e la vicinanza a casa. Fine.


PIANO B
Il Dolomiti che verrà dunque deve ora virare su un nome nuovo. Già, ma chi? In un Amen, dopo la firma di Seeber, da Trento si alzata una voce: se arriva Seeber Gementi lascia. Sia l’uno sia l’altro sono un asso pigliatutto, impossibile farli coesistere. E se Gementi lascia...
«IO RESTO QUI»
«Io a dirigere la fusione? - risponde il direttore sportivo del Trento ed ex Campodarsego -. Io sono e resto a Trento. Con Giacca (il presidente del Trento, ndr) ho un ottimo rapporto, di stima e rispetto reciproci. Voleva un direttore generale e ha preso un direttore generale. Con Seeber non ci saranno problemi, io resterò alla guida della parte tecnica e andremo avanti. Ripeto, da una parte c’è la volontà di rimanere e dall’altra quella di farmi rimanere. Quindi...». Queste le parole di Gementi. Secondo qualcuno però la situazione, a Trento, non sarebbe così lineare e idilliaca, anzi. E non è detto che, nel momento in cui Seeber inizierà a mettere concretamente mano al progetto, e alla costruzione della società nella sua transizione dalla serie D dilettantistica alla C professionistica, l’incompatibilità tra i due esploda. E in quel caso allora il telefono di Attilio potrebbe squillare.
GLI ALTRI
Altri nomi? Dai “fusionandi” non s’alza un fiato, ma a quanto pare ricevuto il gran rifiuto le tre società hanno immediatamente iniziato lo scouting. Anche perché il tempo stringe e tra circa 50 giorni, in teoria, dovrebbe iniziare la preparazione della stagione 2021/2022. Sulla rubrica di Nicola Giusti un nome buono sarebbe quello di Andrea Maniero, anche lui ex Campodarsego e oggi al Rimini. Poco più di un mese fa, appena uscita la notizia del “progetto fusione” tutto bellunese, proprio con Maniero, in un’intervista, avevamo cercato di capire cosa voglia dire attrezzarsi per una serie C. Il suo profilo però, nonostante la passione per le sfide, sarebbe stato - al momento - bocciato. Quel che è certo è che Belluno, Union Feltre e San Giorgio Sedico non vogliono qualcuno di interno; vogliono un professionista esperto, che sappia cosa voglia dire costruire una strada che porti in serie C. Tra i “liberi”, da segnalare l’ex Belluno Marco Conte, direttore sportivo dimissionario del Montebelluna, professionista serio e stimato, a cui però mancherebbe proprio quell’esperienza di lungo corso, benché in C ci abbia giocato quando era portiere.
LE CERTEZZE
Persa la direzione, restano i punti forti. Livio Gallio presidente e garante delle diverse anime del calcio provinciale. Renato Lauria, a cui sarà affidata la prima squadra. Il polisportivo, che sarà il teatro della nuova realtà. Mauro Cappellaro, a cui sarà affidata la responsabilità del settore giovanile. Il bianco, che sarà il colore della maglia della nuova squadra e, si spera, anche quello della fumata con un direttore generale. Perso un Seeber se ne fa un altro.

Ultimo aggiornamento: 07:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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