Per i presunti furbetti del cartellino ridotti i minuti di assenza e le accuse

Martedì 4 Aprile 2017 di ​Olivia Bonetti
L'ex procuratore Francesco Saverio Pavone chiese il processo per i 12
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BELLUNO - Da 8 ore e 50 minuti a 31 minuti contestati. Da 15 ore totali a due ore e mezza. Da 8 ore a tre. Sono solo alcuni degli esempi delle accuse riformulate per i 12 dipendenti regionali del Servizio Forestale Regionale di Belluno di via Caffi. I presunti furbetti del cartellino insomma hanno ottenuto uno sconto con le imputazioni riformulate. Questo perché nei conteggi non sono state considerate le uscite dall'ufficio sotto i 30 minuti. L'effetto è stato quindi una riduzione della somma dei minuti di assenza che avevano fatto per ciascuno degli indagati i carabinieri, dopo i pedinamenti dei dipendenti pubblici.

Regionali che avevano in contestazione solo uscite al di sotto dei 30 minuti non hanno alcuna tabella con i minuti di assenza e potrebbe essere facile per loro uscirne già nell'udienza del 21 aprile, quando il gup dovrà decidere sul rinvio a giudizio. I 12 regionali di via Caffi finirono nell'inchiesta della Procura dopo un esposto anonimo: l'allora procuratore Francesco Saverio Pavone chiese il processo per i 12, accusati di falsa attestazione in servizio e truffa aggravata ai danni dello Stato. 


 

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