Fuori dal Coro, in tv la criminalità a Belluno: «Non siamo Scampia, ora il Comune chieda i danni»

Venerdì 19 Maggio 2023
Fuori dal Coro, in tv la criminalità a Belluno

BELLUNO - «E adesso il Comune chieda i danni»: non è andata giù all'opposizione l'immagine distorta che della città e del suo territorio ha dato la trasmissione "Fuori dal coro" di un paio di sere fa. Ne è uscita una specie di Bronx manco fosse Milano in zona stazione. Mancava solo un servizio sulle ronde notturne che cercano di contrastare i raid di sanguinose gang che si contendono il controllo della provincia, per il resto della sonnacchiosa Belluno distesa all'ombra delle Dolomiti, non è rimasto nulla, spazzato via tutto da immagini «che nulla avevano a che fare con la nostra città e da dati distorti strumentalmente per supportarle», hanno detto ieri i consiglieri comunali della minoranza.

L'impressione di molti bellunesi è che per fare "audience" l'obiettivo del servizio (dimostrare che la vita dei bellunesi per bene è diventata impossibile) fosse stato perfezionato in studio e che poi fosse stato necessario plasmarci testi e immagini a supporto, molte di repertorio e collegate allo spaccio, ma non in città. L'effetto è stato disastroso.


LE OFFESE
«Come cittadini ci sentiamo offesi -ha esordito Laura Olivotto- chiediamo se il sindaco e la giunta siano a conoscenza del servizio andato in onda l'altra sera. Chiediamo al primo cittadino di dissociarsi pubblicamente dai contenuti esposti chiedendo non solo una rettifica, ma anche i danni d'immagine». Il timore è infatti che chi ha seguito il servizio ed avesse intenzione di trascorrere qualche giorno a Belluno possa aver cambiato idea, intimorito dal clima non esattamente rassicurante che la trasmissione ha restituito all'ignaro telespettatore.


L'EX SINDACO
Si è tolto qualche sassolino dalla scarpa anche l'ex sindaco Jacopo Massaro: «L'amore che tu hai per la città emerge dall'immagine che ne esce all'esterno, e questa è la Belluno che vien fuori dopo un anno di questa nuova amministrazione. Belluno città degradata? Questo è il frutto della nuova Giunta». Massaro affonda il colpo: «Eravamo nei primi posti nella graduatoria nazionale per una serie di servizi e di qualità della vita, ora siamo precipitati nelle posizioni di rincalzo, la Scampia del nord. L'unica cosa che hanno fatto è stata aumentare le tasse, tagliare le spese per la scuola, azzerare le politiche educative: ora mi aspetto che l'amministrazione sporga querela, chieda i danni e venga risarcita». L'ex sindaco ha poi citato il caso della turista di Brescia Laura Internicola che era stata portata in tribunale dai sindaci di Livinallongo Lenadro Grones e di Rocca Pietore Andrea De Bernardin per aver affidato ai social una serie di pesanti considerazioni ("falso, ipocrita, cerebroleso, ottuso, indegno, indecente, lazzarone") dirette a loro e alle comunità che rappresentano.


IN AULA
Indignata anche Maria Teresa Cassol: «Non serve farsi vedere al Parco Bologna con due agenti della polizia municipale -ha detto riferendosi all'assessore alla sicurezza Raffaele Addamiano- ho presentato un'interrogazione in Consiglio per chiedere cosa ci facessero in mattine di giorni feriali dei ragazzi in età scolastica al parco, questo è il contesto nel quale bisogna agire». Meno polizia e più attenzione a prevenire le potenziali situazioni di disagio sociale dalle quali poi scaturiscono episodi di criminalità, questo il messaggio. «Arriverà una barca di soldi con il Pnrr -ha concluso Maria Teresa Cassol- ne impieghino almeno in parte anche per il sociale».


LO STUPORE
«È inaudito che l'amministrazione non abbia preso provvedimenti -ha rincarato la dose Claudia Bettiol- più che degrado sociale noto un profondo degrado urbano e culturale: questi sono i settori che richiederebbero forse un maggior impegno da parte dell'Amministrazione».
Anche Marco Perale ha manifestato la sua amarezza per il servizio che rischia di essere inserito in una sorta di "strategia": «La sicurezza non è tema di destra o di sinistra, è un aspetto oggettivo che deve essere tra le priorità. Se poi l'intento è creare ad arte un clima di paura per poi poter giustificare strette repressive e giri di vite, allora è un altro paio di maniche».

Ultimo aggiornamento: 20 Maggio, 10:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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