Sulla frana 40 fori pieni di dinamite: venerdì l'esplosione a Schiucaz

Martedì 11 Giugno 2019
Sulla frana 40 fori pieni di dinamite: venerdì l'esplosione a Schiucaz
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ALPAGO - Quaranta fori sulla roccia che poi saranno riempiti di dinamite. Così verrà fatta saltare la frana di Schiucaz venerdì pomeriggio o sabato mattina (sono le due giornate previste per l’esplosione controllata come comunica Veneto Strade). Entro domenica insomma il “mostro” di 6mila metri cubi che incombe sulle 15 abitazioni del paesino non esisterà più. Una speranza per le 17 persone, evacuate ormai dal 12 maggio scorso. C’è solo un ultima e unica incognita: la bomba d’acqua prevista per oggi che potrebbe far cadere definitivamente la roccia friabile, fiaccata da Vaia e poi dalle piogge incessanti di questa primavera. Ma anche in questo caso (grazie ai lavori a tempo di record attorno alla frana messi in atto in quest’ultimi 10 giorni da Veneto Strade) ci sono grandissime probabilità che le case si salvino.
I LAVORI
Ieri mattina i tecnici di Veneto Strade hanno iniziato a creare i fori, nelle zone strategiche decise dal fuochino Danilo Coppe, ingaggiato anche per il ponte Morandi di Genova (i tronconi del viadotto verranno abbattuti invece il 24 giugno). Coppe, conosciuto come “Mister Dinamite”, dopo la creazione dei 40 fori calcolerà la quantità di dinamite che servirà. La sostanza esplosiva arriverà da Basiliano (Udine). All’inizio del mese sono stati posizionati i 10 container e una maxi-rete a protezione delle abitazioni. Tutto è calcolato al centimetro e i danni potrebbero essere minimi.
LA VITA
La rabbia dei residenti si era scatenata quella domenica 12 maggio, quando nel giro di pochi minuti arrivarono i tecnici, con il vicesindaco Vanessa De Francesch e spiegarono che bisognava procedere urgentemente all’evacuazione del paese. Il verdetto del geologo del comune, Tiziano Padovan e anche quello di Veneto Strade, Luca Salti non lasciava speranza: la frana può collassare da un momento all’altro. Gli abitanti, 6 famiglie, 17 residenti per 15 case e 3 aziende raccolsero le poche cose che riuscirono a prendere e vennero trasferiti in albergo o da parenti. Da allora, un mese domani, i residenti hanno potuto tornare altre due volte in paese per recuperare beni. Ma si è trattato di veri e proprio “blitz” sotto la sorveglianza dei vigili del fuoco che hanno sorvegliato a vista la frana. La zona è stata chiusa con delle cancellate, posta sotto chiave e la frana è controllata da allora 24 ore al giorno tramite telecamere e monitoraggio, che attesta il movimento di un metro al giorno.
Ultimo aggiornamento: 14 Giugno, 08:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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