Frana la montagna sopra l'A27 e la statale d'Alemagna: sorvegliata a vista

Domenica 5 Maggio 2019
Frana la montagna sopra l'A27 e la statale d'Alemagna: sorvegliata a vista
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ALPAGO - Il giorno dopo la grande paura per la frana di Borsoi, in comune di Tambre, che ha ricominciato a muoversi dopo 14 anni, nuova emergenza franosa causata dalle forti piogge: tra Farra d'Alpago e Ponte nelle Alpi, in località Santa Croce del Lago, proprio sopra l'autostrada A27 e la statale d'Alemagna. Il movimento franoso è sorvegliato a vista perché potrebbe creare pericolo per la circolazione in autostrada e sulla statale.  La frana incombe sul fianco del monte lungo il quale corrono sia l'autostrada A27 che la statale d'Alemagna. Ieri sera l'assessore regionale Gianpaolo Bottacin ha comunicato: «Dalle 22 ci sarà presidio a vista con torre faro del fenomeno franoso sopra l'autostrada A27. In caso di movimenti, il traffico verrà deviato a doppio senso di circolazione nella carreggiata più a valle». L'allarme tra Farra e Ponte è scattato ieri pomeriggio, 4 maggio, quando i pompieri sono stati chiamati da un uomo che salito sulla sua casera non ha più visto gli alberi. «È successo qualcosa», ha detto. I pompieri intervenuti hanno rilevato la frana e hanno allertato geologo e Coa di Udine che ha inviato il tecnico di Autostrade.

 
Il punto in cui c'è lo smottamento è quello all'entrata della galleria Cave, sulla corsia verso nord, all'altezza dell'autovelox, sopra l'autostrada. «Al momento il pericolo per l'autostrada non esiste», dicevano senza ombra di dubbio dal Coa che parlano solo di accertamenti per prevenzione. Ieri in serata poi la decisione di sorvegliarla a vista.
A BORSOI
Intanto la situazione non appare più così nera a Borsoi. Dai dati raccolti il movimento della frana rilevato è stato di un metro in 24 ore ed è stato molto superficiale. Ma la frana, che minaccia la sp 422, resta comunque sorvegliata speciale. Hanno lavorato in questi giorni i tecnici di Veneto strade. Ieri hanno operato all'interno dei pozzi, profondi 18 metri, che erano rimasti bloccati dopo le pesanti precipitazioni. I tecnici hanno verificato e controllato eventuali problemi o occlusioni. «Abbiamo cercato di riattivare il drenaggio - spiega Michele Artusato dirigente delegato per l'area di Veneto Strade -. Nella giornata di venerdì abbiamo fatto una operazione di alleggerimento del piede della frana portando via 3mila metri cubi di materiale. Al momento non ci sono pericoli: certo non c'è mai la certezza matematica, ma siamo tranquilli».
SORVEGLIANZA
La frana è controllata a vista dalla protezione civile dell'Ana. Intanto in settimana ci sarà il tavolo, annunciato dall'assessore Bottacin, nella sede del Genio civile a Belluno. «Appena c'è bel tempo partiremo con lavori di somma urgenza per tutti i drenaggi superficiali della parte alta - spiega l'assessore Bottacin - e nel frattempo rimane monitorata».
Olivia Bonetti
Ultimo aggiornamento: 19:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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