Cambio alla direzione della Fondazione Dolomiti Unesco: la Morandini si dimette

Mercoledì 9 Dicembre 2020 di Marco Dibona
Le pale di San Martino, il gruppo più esteso delle Dolomiti patrimonio Unesco

CORTINA D’AMPEZZO - Marcella Morandini cesserà presto di dirigere la Fondazione Dolomiti Unesco; ha rassegnato ieri le proprie dimissioni, consegnate al presidente Mario Tonina. «E’ stata una bellissima esperienza, umana e professionale, durata sette anni. Lo statuto della Fondazione non mi permette di costruire quella continuità e stabilità di cui sento il bisogno ed è arrivato, anche per questo, il momento di una scelta», commenta Morandini. «Sarò comunque in Fondazione ancora sino a metà febbraio, perché ho dato un preavviso di sessanta giorni. Poi inizierò, con impegno ed entusiasmo, una nuova sfida professionale, conservando sempre la gratitudine per chi ha avuto fiducia in me e portandomi nel cuore questi indimenticabili sette anni alla Fondazione Dolomiti Unesco».
LA SODDISFAZIONE
In quanto alla sostituzione, alla direzione della struttura, ci sarà da attendere: «Sarà aperto un bando, sarà fatto un concorso, come accadde nel 2013, quando io partecipai e vinsi», commenta Morandini. «Lascio, con soddisfazione, una Fondazione profondamente diversa, rispetto al 2013. Abbiamo lavorato moltissimo in questi sette anni, costruendo reti coinvolgendo comunità, dimostrando il nostro valore sul campo. La più grande soddisfazione è costituita da quello che insieme abbiamo raggiunto, lavorando in sinergia internazionale, nazionale e interregionale». Fondazione Dolomiti Unesco riunisce in un’unica struttura componenti delle cinque province, in tre regioni, che rappresentano “I Monti Pallidi”. Sono Belluno per il Veneto; Pordenone e Udine per il Friuli Venezia Giulia; Bolzano e Trento per il Trentino Alto Adige. La sede della Fondazione è collocata, sin dall’inizio dell’attività, nel palazzo del Comun Vecio, nel centro di Cortina, messo a disposizione dall’amministrazione comunale ampezzana. 
IL DECENNALE
Proprio a Cortina, il 26 giugno 2019, ci furono i festeggiamenti per il decennale della Fondazione, con la presenza di tutti i territori coinvolti. La presidenza è affidata a rotazione di tre anni in tre anni, ad ogni provincia; in questo momento tocca a Trento; nel 2022 passerà a Udine. Di recente si è prospettata anche la possibilità di trovare un’altra sede, di spostare gli uffici nella vecchia casa cantoniera di Acquabona, alle porte di Cortina, lungo la statale 51 di Alemagna, con una formula di intesa fra l’azienda Anas, che ne è proprietaria; il Comune di Cortina; la Fondazione Unesco. «C’è ancora molta strada da percorrere, per fare in modo che tutti comprendano il senso del riconoscimento Unesco, la responsabilità che ne deriva e le reali funzioni e potenzialità della Fondazione. Una cosa è certa: oggi le Dolomiti Unesco sono un apprezzato esempio internazionale di gestione», conclude Morandini. 
 

Ultimo aggiornamento: 20:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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