Una bimba con due mamme, il sindaco blocca l'iscrizione all'anagrafe: «Atto illegittimo»

Giovedì 4 Maggio 2023
La gioia della maternità

BELLUNO - "No" del Consiglio alla registrazione dei figli di coppie omogenitoriali, mentre a Belluno una coppia di donne la sta chiedendo da circa 8 mesi. Una delle due, mamma biologica, è bellunese, mentre la compagna è austriaca.

Entrambe, in Austria, risultano genitrici. Ma non in Italia. Quando è nata la bimba le due si sono poste la domanda: cosa succederebbe se una delle due morisse? Da qui le interlocuzioni con gli uffici di Palazzo Rosso e le richieste di parlare con il sindaco. Non essendoci riuscite hanno interpellato la consigliera Ilenia Bavasso (Insieme per Belluno-Bene comune) che ha depositato un'interrogazione. Una mozione è stata firmata da Riccardo Samaria, Giuseppe Vignato, Mirco Costa (tutti di Valore Comune), Lucia Olivotto e Ilenia Bavasso (Insieme per Belluno), Anna Candeago e Giangiacmo Nicolini (Belluno D+) firmatari della mozione, che fa parte dell'iniziativa "Caro Sindaco, trascrivi" lanciata da +Europa e Radicali Italiani.

LO STOP
La mozione non è passata, la maggioranza infatti ha concentrato i suoi interventi sull'inopportunità della maternità surrogata e dell'utero in affitto. Hanno preso la parola Valentina Dalla Cort e Sandra Mella, rispettivamente di FdI e Noi con Oscar. «Non era quello il tema - specifica Ilenia Bavasso il giorno dopo -. Si discuteva sulla trascrizione dei figli».

SINDACO PACIERE
Il sindaco Oscar De Pellegrin, placando i toni che si sono accesi nel dibattito, ha spiegato che non se la sente di trascrivere «i nomi di entrambi i genitori perché è un atto illegittimo». Il consigliere Francesco Rasera Berna ha replicato che c'è un vuoto legislativo, quindi non si parla di illegittimità. «La trascrizione di un atto estero nei registri italiani non è vietata - sottolinea Bavasso -. Ci sono mamme che hanno contattato gli uffici comunali che le hanno dirottate al sindaco, che non ha mai risposto».

È emerso dall'ex sindaco Massaro che la procura ha impugnato un ricorso per una trascrizione che aveva fatto nel corso del suo mandato. A Mel due donne sono state registrate. In Alpago altre sono in attesa della trascrizione.

L'ASTENSIONE
Nella maggioranza chi è più vicino al pensiero liberale ha preferito astenersi. «Il nucleo della questione non era la liceità o meno di determinate pratiche di procreazione: la nostra richiesta - specifica Bavasso -era prendere consapevolezza di una situazione di fatto, la nascita di questi bambini, riconosciuta in quasi tutta Europa, e di realizzare che si tratta di tutelare il diritto dei genitori ad avere un figlio, quanto il diritto di questo figlio ad avere entrambi i genitori».

      

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci