Assembramenti in piazza dopo la vittoria, «Una bomba atomica di contagi»

Martedì 13 Luglio 2021 di Davide Piol
Medici preoccupati per le conseguenze degli assembramenti: una bomba

BELLUNO - I festeggiamenti di domenica sera? «Una bomba atomica». Ne è convinto il presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Belluno Stefano Capelli. «Di sicuro – spiega – avremo un picco di contagi, ma non di ricoveri e di morti. Questo non lo dico soltanto io. È ciò che si evince dalla recente esperienza di Israele e Gran Bretagna». Con la vittoria degli azzurri al Wembley Stadium, nella finale degli Europei di calcio contro l’Inghilterra, l’Italia intera si è riversata nelle piazze per i canonici caroselli, abbracci di gruppo e cori da stadio. Un comportamento che Maria van Kerkhove, a capo del gruppo tecnico dell’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) per il coronavirus, ha stigmatizzato subito: «Dovrei divertirmi – ha twittato domenica sera – a guardare il contagio avvenire davanti ai miei occhi?». 

LA FESTA
I festeggiamenti, a Belluno, sono durati fino a notte fonda.

Dai caroselli senza fine, ai fumogeni, ai bagni folli all’interno della fontana in piazza dei Martiri. A presidiare l’area c’erano agenti di polizia, carabinieri, militari della guardia di finanza che, però, non hanno elevato nessuna sanzione mantenendo un comportamento per certi versi neutrale. In fondo, era una serata che doveva essere festeggiata ma che potrebbe presentare un conto molto salato tra qualche giorno (nel caso in cui i contagi dovessero schizzare verso l’altro). Senza contare i comportamenti pericolosi e illeciti che avrebbero potuto avere conseguenze diverse. Come ad esempio quello dei 12 ragazzi, in parte in piedi in parte seduti, sopra il tettuccio di un’auto. O il famoso bagno nella fontana che, secondo il regolamento comunale, comporterebbe la multa di circa 100 euro. 

POSITIVI ASINTOMATICI
«È certo – commenta il direttore del Dipartimento di Prevenzione Sandro Cinquetti – che tra i giovani vi siano positivi asintomatici. Gli assembramenti di ieri (domenica, ndr), come altri del resto, potrebbero contribuire a un incremento di casistica, sempre giovanile, nei prossimi 8-10 giorni. Del resto, era impensabile che una vittoria così importante della nazionale non venisse festeggiata: a Wembley hanno ammesso 60mila spettatori! Fortunatamente, quasi tutti i festeggiamenti sono avvenuti all’aperto». L’ago della bilancia oscilla in base al comportamento dei cittadini. Ed è qui, forse, il problema perché domenica sera nessuno aveva la mascherina indossata. Erano all’aperto, certo, ma l’obbligo torna valido quando la distanza tra una persona e l’altra è inferiore a un metro. 

RISCHIO CHIUSURE
Per conoscere le conseguenze degli assembramenti in piazza sarà necessario aspettare 10 giorni. «È auspicabile – continua Stefano Capelli – che non si espanda molto e soprattutto che sia istruttivo perché bisognerà tornare a chiudere. Avremo sicuramente dei movimenti in tal senso dalla seconda metà di agosto». A livello nazionale si sta valutando di usare i ricoveri (e non i positivi) come indicatore per il cambio colore delle Regioni. «Saranno chiusure chirurgiche, localizzate – continua il presidente dell’Ordine dei medici – Manca un mese e mezzo. Poi c’è la scuola e torna il freddo. Il messaggio deve essere questo: soprattutto le persone con più di 50 anni vadano a vaccinarsi, in quanto soggetti più a rischio». Ma devono farlo anche i giovani per eliminare «il problema “vettori”». Lo scenario che si prospetta, a livello nazionale e locale, sarà un aumento dei contagi ma una diminuzione dei ricoveri. A infettarsi ora gli under 40 fino all’età pediatrica, perché risultano i meno vaccinati. «Sarà simile – conclude Capelli – e insieme diverso rispetto a un anno fa. La “variante” che, nel frattempo, si è inserita di traverso è la vaccinazione ma è da usare rapidamente. L’undicesimo comandamento, qui come altrove, è uno solo: vaccinatevi». 

Ultimo aggiornamento: 08:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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