Indicazioni sbagliate e nessun cartello. Si perde nell'ospedale di Feltre: prima finisce in psichiatria, poi in urologia... poi esce e se ne va

Domenica 27 Novembre 2022 di Eleonora Scarton
Indicazioni sbagliate e nessun cartello. Si perde nell'ospedale di Feltre
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FELTRE (BELLUNO) - Indirizzato male dall'addetta all'accoglienza non trova il reparto di gastroenterologia e torna a casa senza eseguire la visita. È quanto accaduto nei giorni scorsi ad un veneziano al Santa Maria del Prato di Feltre. Una beffa per l'uomo, che ha una patologia importante ed attendeva da mesi di poter fare una visita in uno dei centri d'eccellenza a livello Veneto e non solo.

L'Ulss si scusa e rassicura: «Approfondiremo», spiegando che il servizio è in capo a una cooperativa esterna, ma che c'è comunque una precisa segnaletica e punto informativo.


LA MALATTIA
A raccontare la sua storia è C.T., veneziano a cui è stata diagnosticata nel 2009 una malattia infiammatoria cronica intestinale. «Dopo diversi trattamenti farmacologici, para farmacologici, alimentari e psicologici la situazione critica/severa periodicamente bussa alla porta racconta -. Fortunatamente vengo a conoscenza che, nel reparto di gastroenterologia dell'ospedale di Feltre, sottopongono i malati a trattamenti di nuova generazione con degli ottimi risultati e decido di giocare anche questa carta. Parlo con il mio medico curante e mi metto in contatto con l'ospedale».


L'ODISSEA
L'iter è quello canonico. L'uomo si fa fare l'impegnativa dal suo medico e contatta il centro prenotazioni dell'Ulss 1. «Al telefono mi viene riferito che, essendo fuori Ulss, dovrò attendere di più per dare la precedenza ai malati del territorio. Ho aspettato tanto, aspetto ancora, se la normativa è questa», racconta l'uomo che finalmente riceve la tanto attesa chiamata: gli viene assegnato giorno ed ora della visita. «Arriva il fatidico giorno spiega C.T. -. Due ore di macchina e mi trovo davanti ad un complesso ospedaliero all'altezza di una grande città per dimensioni, un po' spaesato entro nel nosocomio. All'accoglienza vengo intercettato da una receptionist di chiare origini campane, mi infila il braccialetto di carta e mi indica il padiglione del reparto di gastroenterologia. Esco e, dopo aver attraversato la strada, entro in quest'altro blocco. Mi rendo conto che di gastroenterologia non si tratta ma bensì di psichiatria. Penso ad un errore e torno dalla figura all'accettazione. Ancora una volta vengo indirizzato nel reparto sbagliato, urologia questa volta. Ormai fuori orario, seccato e deluso decido di tornare dove trovo questo genio di donna che mi guarda sghignazzando. Prendo, esco, e... addio visita».


LA RINUNCIA
Il veneziano decide di salire in macchina e di andare via, senza eseguire la visita. «In un secondo momento vengo contattato dalla gastroenterologia a cui spiego la vicenda conclude -. Molto dispiaciuta dell'accaduto l'operatrice mi dice che non si tratta di dipendenti sanitari della Regione Veneto bensì di cooperative subappaltanti e quindi fuori dalla loro vigilanza. Mi invita anche a rifare tutto l'iter per poter avere un nuovo appuntamento».


L'AZIENDA SANITARIA
Contattata, l'Ulss Dolomiti si scusa con l'utente e rassicura che approfondirà quanto accaduto con la cooperativa che gestisce il personale preposto al controllo degli ingressi, consapevole che una buona sanità è fatta anche da una comunicazione chiara e accogliente. «Ricordiamo peraltro che, oltre alla segnaletica, nella hall dell'ospedale di Feltre è presente un punto informativo. Inoltre, è possibile contattare l'URP per informazioni», mette in evidenza la direzione ospedaliera.

Ultimo aggiornamento: 18:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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