Casa e ricordi inceneriti nell'incendio, Lara Nard: «Grazie a tutti per la solidarietà»

Sabato 28 Novembre 2020 di Eleonora Scarton
Casa e ricordi inceneriti nell'incendio, Lara Nard: «Grazie a tutti per la solidarietà»

FELTRE (BELLUNO) - Una gara di solidarietà per aiutare la famiglia di Umin, la cui casa è andata completamente a fuoco martedì pomeriggio.

Le fiamme hanno distrutto la sua abitazione, i suoi ricordi e tutto ciò che possedeva. Ma la forza di Lara Nard nell’andare avanti, nonostante questo nuovo ostacolo è intatta. Per lei, ma soprattutto per i suoi quattro figli, traumatizzati per quello che stanno vivendo, ma con una grande forza d’animo che li ha riportati già tra i banchi di scuola. 


IL RACCONTO 
Lara Nard è frastornata per tutto quello che in questi quattro giorni le sta accadendo. «Dalle ceneri di Umin, una frazione che amo anche se ci vivo solo da tre anni, ci stiamo risollevando, io e i miei quattro figli – racconta la mamma -. I bambini sono traumatizzati per quanto accaduto oltre che per la situazione in cui stavamo vivendo negli ultimi anni. Silvia mi ha detto che lì si sono bruciati tutti i ricordi cattivi, Aurora mi ha detto che lì ha perso tutti i suoi sogni e il suo futuro. Ho perso tutto, veramente tutto, non ho salvato nulla, non ho perso però una cosa: la mia dignità e la forza di andare avanti nonostante tutto. Ho vissuto gli ultimi due anni e mezzo di stenti, di bollette non pagate, di debiti accumulati, ma ai miei figli non ho mai fatto mancare nulla. Mi riferisco allo stretto necessario e indispensabile, ma con qualche regalo che sono riuscita a fare ai bambini racimolando qualcosa facendo pulizie o assistenza. Per me non ho mai speso nulla e tenuto nulla e quanto ora arriverà a seguito della gara di solidarietà state tutti sicuri che verrà usato per il presente e per il futuro di Aurora, Silvia, David e Stella».


LA RICONOSCENZA
Tantissimi coloro che le sono accanto e che cercano con piccoli o grandi gesti di aiutarla. «Ringrazio di cuore il sindaco di Feltre, Paolo Perenzin, che si è mosso immediatamente la sera stessa dell’incendio per trovare un alloggio per me e per i miei figli. Ringrazio l’Azienda Feltrina, che ha aperto una sottoscrizione per raccogliere fondi e altre associazioni che hanno fatto la stessa cosa. Ringrazio le scuole frequentate dai miei figli: le elementari di Villabruna, le medie di Cesio, l’Enaip di Feltre e l’infanzia di Villabruna, dove i miei figli hanno già ricominciato le lezioni pur senza libri, quaderni e zaino, ma con la voglia di andare avanti, che, modestia a parte, ho trasmessa loro con il mio esempio. Ringrazio i miei vicini di casa che quella sera si sono prodigati ad aiutarmi e che in questi anni mi hanno sempre aiutata. Ringrazio Umin e Villabruna e le raccolte che stanno facendo, tutte le associazioni, anche quelle che non conosco, ma che stanno raccogliendo fondi e tutte le persone che anche in forma anonima mi hanno già fatto arrivare il loro sostegno. Segnalo, una per tutte, la donazione del Bar il vecchio e il nuovo che ha subito un incendio neanche un anno fa e che subito ha voluto concretamente essermi vicina. Ringrazio i negozianti che mi hanno fatto arrivare abbigliamento nuovo e quelli che hanno portato biancheria e abbigliamento al bar di Villabruna per me e per i miei figli. Mi ha davvero spiazzata la solidarietà trasversale, da parte di tutti che mai mi sarei aspettata di ricevere». 


L’EPISODIO 
La mamma racconta un episodio che l’ha commossa. «Vorrei dire a quel ragazzino di 11 anni che di prima mattina dopo l’incendio mi ha fatto arrivare in una busta i soldini che aveva ricevuto per la Cresima e la Comunione e che stava mettendo via per comprarsi la moto, che quel gesto io non lo dimenticherò mai. Volevo fargli sapere che ho fatto quello che lui mi ha chiesto di fare e cioè con una piccola parte ho comprato un orsacchiotto a David e una bambola a Stella».

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