Vanno a trovare l'amico ricoverato in ospedale e gli portano un regalo: la droga

Domenica 22 Settembre 2019
Feltre. Droga in ospedale
FELTRE (BELLUNO) - Erano andati a trovare un amico ricoverato in Pneumologia portandogli un regalo: la droga. Strana vicenda quella accaduto venerdì sera all'ospedale Santa Maria del Prato di Feltre. Un caso che è al vaglio dei carabinieri della Compagnia di Feltre, chiamati immediatamente dall'azienda ospedaliera, quando si sono accorti che c'era qualcosa di sospetto. E avevano ragione: i militari hanno sequestrato la morfina destinata al paziente, che era già noto alle forze dell'ordine per i suoi problemi di tossicodipendenza. E la posizione dei visitatori-pusher è al vaglio, rischiano guai non solo per lo spaccio ma se non chiariranno dove hanno preso la morfina, anche per la ricettazione.
 
LA SCOPERTAIl giovane feltrino è ricoverato nel reparto del Santa Maria del Prato e probabilmente, visto i suoi precedenti di tossicodipendenza, ha chiesto aiuto a qualche conoscenza per ottenere della morfina. I corrieri però sono entrati in azione in un momento in cui non potevano non destare attenzione e sono subito stati scoperti. Era venerdì sera e hanno subito dato nell'occhio, visto che non era orario di visita. È subito intervenuto il personale e il dottor Bullian ha avvertito le forze dell'ordine.
L'INTERVENTOI militari feltrini sono arrivati in ospedale e saliti nel reparto di Pneumologia per raccogliere le testimonianze e far luce sull'accaduto. È stato ascoltato il paziente, che è stato anche sottoposto a analisi, per evidenziare eventuali assunzioni di sostanza. Non si sa al momento che ne è stato dei visitatori-fattorini di droga, che probabilmente hanno cercato di sbarazzarsi della sostanza illegale. Alla fine la droga, alcune dosi di morfina, il potente farmaco anti-dolore che poteva avere conseguenze drammatiche per il paziente, è stata posta sotto sequestro. Si indaga sull'ipotesi di spaccio di sostanza stupefacente, con verifiche sui due visitatori pusher. Ma si tratta di ricostruire anche il canale di approvigionamento della sostanza, che è sicuramente arrivata da fuori. Su questo però c'è il massimo riserbo, visto che i carabinieri sono ancora al lavoro per chiarire i contorni di questa nebulosa vicenda.
R.B.
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