Feltre, il piano contro il caro energia: lampioni spenti di notte e biblioteca a tempo

Martedì 18 Ottobre 2022 di Eleonora Scarton
Feltre

FELTRE - I lampioni della città di Feltre verranno spenti dalle 23 alle 6 del mattino. Le strutture museali aperte solo nei fine settimana e la biblioteca chiusa il sabato. Sono questi alcuni dei provvedimenti che la giunta comunale guidata dal sindaco Viviana Fusaro ha deciso di mettere in atto per cercare di far fronte al caro energia che ha colpito anche l'Ente comunale di Feltre.

Nelle previsioni infatti, il comune spenderà 742mila euro in più; soldi che in parte hanno trovato copertura da finanziamenti statali ma in parte vanno recuperati. E in questo senso vanno li misure adottate.


ILLUMINAZIONE
«Attualmente abbiamo nel territorio comunale degli impianti di illuminazione e di riscaldamento molto arretrati spiega l'assessore Andrea Bona -. Negli anni scorsi sono stati fatti pochi provvedimenti e poco incisivi su questi aspetti; se fosse stata fatta una programmazione di questo tipo a lungo periodo probabilmente non avremmo dovuto attuare oggi nessuna misura». Dovendolo fare però, «abbiamo cercato di ragionare come dei padri di famiglia, cercando di creare minori disagi possibili, soprattutto nell'ambiente scolastico e professionale aggiunge Bona, che entra poi nel dettaglio del provvedimento: «abbiamo deciso di chiudere le luci della pubblica illuminazione dalle 23 alle 6, in modo tale da dare la possibilità a chi esce per andare a scuola di avere l'illuminazione. Questa misura, che terremo in vigore fino a quando la situazione non migliorerà, consente di avere un risparmio già nei prossimi mesi». L'amministrazione ha valutato anche l'opportunità di spegnere i lampioni uno si e uno no, ma ciò non è consentito dalla normativa. «Lasciamo comunque accesi i lampioni dei punti di interesse, quali ospedale, caserma dei carabinieri, stazione ferroviaria, ecc.» evidenzia Bona, che comunica anche che già ora, le luci della galleria ex Romita vengono chiuse con la chiusura dei cancelli.


LE STRUTTURE
Proseguendo con i provvedimenti, «Abbiamo poi deciso di tenere aperti i musei tre giorni alla settimana (venerdì, sabato e domenica) e di spostare l'ufficio musei presso l'ufficio cultura in modo tale che in quei giorni il riscaldamento possa essere spento e non tenuto acceso solo per due dipendenti prosegue l'assessore -. Inoltre la biblioteca sarà chiusa il sabato. Chiudiamo il riscaldamento di palazzo Borgasio e metteremo a disposizione delle associazioni che hanno lì la sede una o due sale riscaldate dove potersi incontrare; chiuderemo anche il riscaldamento del teatro e ciò farà si che rimarrà al freddo anche la sala consigliare (è lo stesso impianto), per cui decideremo se svolgere i consigli comunali con la giacca o se trovare una soluzione alternativa» Da questo provvedimento la giunta ha deciso di salvare scuole, asili e quelle strutture dove la gente lavora, anche se verrà fatto un attento controllo della temperatura.


I NUMERI
Provvedimenti che fanno seguito alla situazione economica del comune nelle specifiche voci legate a corrente elettrica e riscaldamento. Come ha sottolineato il responsabile del settore economico finanziario Renato Degli Angeli, «l'energia elettrica, il gas e l'illuminazione pubblica valevano 893mila euro nel bilancio; cifra che nel previsionale di quest'anno passa a 1 milione 635mila euro, ossia 742mila euro di differenza. 340mila sono gli euro che entrano nelle casse del comune dallo stato, altre risorse per 448mila euro sono già state recuperate. Mancano però ancora all'appello 290mila euro e non tutti saranno coperti dai provvedimenti messi in essere dalla giunta». L'auspicio è che la situazione migliori in fretta e gli Enti possano quindi tirare un sospiro di sollievo.

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