False vaccinazioni per il green pass: arrestato un medico

Venerdì 12 Novembre 2021 di Davide Piol
L'allarme dopo un vaccino

BELLUNO - Una coppia separata. Lei a favore del vaccino. Lui convinto no-vax. Al centro, una ragazzina adolescente che potrebbe essere vaccinata ma su cui pesano le idee inconciliabili dei genitori. Presto, tutto si risolve (per modo di dire). «Sono vaccinata» racconta la ragazza. La madre non ci crede: «Vaccinata a Ravenna?». Insospettita, la donna fa un esposto alla Procura di Belluno che dispone accertamenti medici. Emerge che la 12enne non ha sviluppato nessun anticorpo perché non ha eseguito alcun tipo di vaccino. Inizia così l’inchiesta sui falsi green pass, poi trasferita a Ravenna per competenza territoriale, che ha portato all’arresto di Mauro Passarini, medico di base e ginecologo di 64 anni, nato a Bologna ma residente a Marina di Ravenna dove ha uno studio (un altro ce l’ha nel quartiere Darsena a ridosso della stazione ravennate), convenzionato con l’Ulss Romagna. Le ipotesi di reato sono peculato, falso ideologico e corruzione. Secondo la pubblica accusa Passarini avrebbe consegnato 79 green pass falsi (sono solo quelli sequestrai, il numero potrebbe essere superiore) a persone consapevoli di quanto stava accadendo. Si rivolgevano al medico di Ravenna proprio per ottenere quel tipo di “favore” che pagavano profumatamente.
 

IL PAPÀ
Il papà bellunese avrebbe sborsato 1500 euro per tre green pass che sarebbero serviti a lui, alla nuova compagna e alla figlia minorenne.

Per questo motivo gli indagati potrebbero essere più di uno. Oltre al medico, anche tutti i pazienti no-vax che l’hanno contattato e che si sono fatti consegnare il certificato falso dietro il pagamento di una somma di denaro. Secondo le indagini della squadra Mobile di Ravenna, coordinate dal pubblico ministero Angela Scorza, il professionista, avendo la disponibilità di vaccini anti-covid, se ne era appropriato ma non li aveva mai iniettati a decine di pazienti no-vax. In particolare, a inizio ottobre, il 64enne aveva ritirato 15 flaconi di vaccino Pfizer per un totale di circa 90 dosi. La maggior parte, ossia 13 flaconi, non erano stati utilizzati ma sfruttati - prosegue l’accusa - per certificare falsamente di avere vaccinato i pazienti, rendendo in questo modo inutilizzabili i lotti perché conservati a temperatura ambiente. Tramite un’applicazione, Passarini era infine riuscito a inserire certificazioni false per aggiornare i certificati vaccinali. Quindi per l’ulss di residenza queste persone risultavano vaccinate, pur non avendo ricevuto alcun tipo di vaccino.


L’ESPOSTO
L’indagine, come anticipato prima, comincia a Belluno il 6 ottobre scorso quando una donna, residente nel capoluogo, fa un esposto in Procura perché non si fida delle parole del suo ex compagno. L’uomo, residente nel feltrino e contrario al vaccino anti-covid, racconta di aver fatto vaccinare la figlia a Ravenna. Questo la insospettisce: che bisogno c’era di percorrere 292 chilometri di strada per eseguire un vaccino che le avrebbero fatto anche a Belluno? «Abbiamo così disposto accertamenti sierologici – ha spiegato il procuratore Paolo Luca – e l’esito è stato negativo. La minore non aveva anticorpi. Quindi è scattata la perquisizione dell’ambulatorio del medico, fatta dalla nostra sezione di polizia giudiziaria insieme alla Mobile di Ravenna, e sono state trovate le fiale di vaccino fuori dal frigo». Nelle tasche del dottor Passarini, il 17 ottobre scorso, dopo la presunta seconda dose alla minorenne, la polizia ha trovato 1.550 euro: soldi ricevuti, secondo l’accusa, dal padre bellunese che aveva accompagnato dal medico la figlia – inconsapevole per la Procura di quanto stava accadendo - e l’attuale compagna. Nell’indagine risultano coinvolte a vario titolo altre persone tra cui un poliziotto. Passarini ora è in carcere, su disposizione del gip Sabrina Bosi, e in attesa dell’interrogatorio di garanzia fissato per lunedì.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci