Un guasto rovina la discesa notturna:
la rabbia di un centinaio di sciatori

Sabato 2 Marzo 2019 di Marco Dibona
Un guasto rovina la discesa notturna: la rabbia di un centinaio di sciatori
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CORTINA - C’è stata una brutta sorpresa per gli sciatori di Cortina che ieri sera erano saliti sul monte Faloria per sciare in notturna, sulla pista Tondi illuminata a giorno. Non è stato attivato lo skilift che sale verso la vetta, partendo dalla stazione a monte della funivia, e che corre a fianco del tracciato dotato di fari, per cui l’evento “Faloria by night” non si è potuto svolgere come era stato pubblicizzato. Per provare a ovviare al disagio degli utenti si è tentato di istituire un servizio di traino degli sciatori con le motoslitte, un trasporto sull’apposito carrello trainato da questi mezzi, per fare in modo che potessero effettuare alcune discese, almeno per un tratto della pista. Questo però non è bastato per placare le rimostranze del centinaio di sciatori che erano saliti con la funivia e che sono presto scesi a valle, contrariati per il disservizio.
 

In quanto alle cause del mancato funzionamento, Enrico Ghezze amministratore della Funivie Faloria parla di un guasto tecnico: «C’è stato un problema all’impianto elettrico, che non ci ha permesso di attivare contemporaneamente sia la sciovia, sia l’illuminazione. Visto che non potevamo di certo far scendere gli sciatori al buio, abbiamo optato per attivare i fari e non lo skilift». Ghezze smentisce dunque le voci, che sono subito circolate fra gli utenti, fra i maestri di sci che erano sul posto con i loro clienti, di difficoltà di carattere burocratico e normativo che avrebbero impedito l’attivazione della sciovia, dopo l’orario pomeridiano di chiusura. Per questa materia è competente l’Ufficio speciale trasporti a impianti fissi, organo periferico del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti. In Italia ogni impianto a fune è infatti equiparato in tutto a un mezzo di trasporto pubblico. La pista Tondi sul Faloria è dotata di un potente impianto di illuminazione artificiale, che viene da alcuni anni utilizzato per le gare di Coppa del mondo di snowboard. Il black out forzato si è verificato proprio la sera di “M’illumino di meno”, l’iniziativa osservata ieri in tutta Italia, tranne che sul Faloria. Lo sci notturno a Cortina ha dei precedenti. Oltre vent’anni fa si praticò sul pendio del “Picheto” a Pierosà, ma poi quella sciovia fu chiusa. Il 13 febbraio 2010, anche allora per Carnevale, furono centinaia, soprattutto giovani e giovanissimi, gli sciatori che percorsero il tratto finale della pista Olimpia della Tofana, illuminata a giorno, per finire poi nel tendone, allestito a Rumerlo, in collaborazione con lo Sci club Cortina, per una grande festa, sino a notte fonda. Allora fu richiamata la legge regionale 17, del 7 agosto 2009, che recita: “L’illuminazione deve aver luogo, compatibilmente con le esigenze di sicurezza, contenendo la dispersione di luce al di fuori della pista, ed il calcolo della luminanza deve tener conto dell'elevata riflettività del manto nevoso”. E’ una norma in materia di inquinamento luminoso, ancor più rigida a Cortina, dove è attivo un osservatorio astronomico.
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