Gli ex Acc in cassa integrazione, ma a luglio Sest deve assumerne cento

Martedì 16 Maggio 2023
Sest nel Bellunese

BORGO VALBELLUNA - La lunga odissea legata alla chiusura della Acc-Wanbao di Villa di Mel, con il successivo accordo di vendita del ramo d'azienda e dello stabile al gruppo Lu.Ve-Sest e dei macchinari alla bengalese Walton, oggi segna un'altra tappa con la richiesta di Sest di mettere in cassa integrazione i primi 81 ex lavoratori Acc dei 181 da assorbire complessivamente entro il primo di luglio, come da accordi sottoscritti al tavolo ministeriale.

SOTTO CONTROLLO
«Una richiesta legata probabilmente al calo di ordini - spiega Mauro Zuglian segretario provinciale Fim-Cisl - e che per ora non desta preoccupazioni, perché non è una situazione nuova. Non siamo di fronte ad una crisi aziendale ma ad un momento di difficoltà del mercato. Tuttavia giovedì faremo un'assemblea con i lavoratori per fare il punto della situazione».
«Si tratta di una cassa integrazione ordinaria - aggiunge Stefano Bona segretario provinciale Fiom-Cigl - che dovrebbe avere una durata breve.

Una condizione che per ora non ci preoccupata perché legata ad una situazione più generalizzata. È uno stop dovuto al calo dei consumi che si riflette anche nel segmento del freddo».

L'EVOLUZIONE
Sest, come Acc, opera infatti nel settore della refrigerazione, uno punti forti dell'industria bellunese assieme al gigante dell'occhialeria.
Ma la cassa integrazione, seppur ordinaria, incrocia un altro evento importante: ovvero l'assunzione da parte di Sest dell'ultima tranche di 100 lavoratori ex Acc entro il primo luglio.
«La richiesta di cassa integrazione - afferma Zuglian - incrocia infatti l'accordo per nuove assunzioni. Faremo una richiesta alla Regione per vedere se questa situazione di calo produttivo possa incidere in qualche modo anche sugli accordi già siglati. Sarà necessaria una verifica al tavolo ministeriale».
C'è poi l'altra partita, ovvero quella dei 145 lavoratori ex Acc finiti in cassa integrazione straordinaria e inclusi, solo in seconda battuta, come possibili nuovi dipendenti Sest. Cassa che si concluderà a fine anno, senza possibilità di proroghe, tanto che per il commissario liquidatore, Maurizio Castro, uomo che ha gestito la difficile soluzione della vendita di Acc per salvarla dalla debacle legata all'uscita in fretta e furia del gruppo cinese Wanbao, non resterà che avviare la procedura di licenziamento che dovrà partire 75 giorni prima della scadenza della Cig.

UNA TRENTINA "FUORI"
«Di quei 145 iniziali - spiega Zuglian - ne restano una trentina che speriamo di poter ricollocare anche attraverso un dialogo con il Ministero. Un'ottantina dei 145, invece, ha già contatti con la Sest, come del resto era previsto negli accordi. Altri hanno trovato una nuova occupazione».
Maurizio Castro, intanto, conferma che l'operazione di smontaggio delle linee dell'ex Acc da parte della bengalese Walton è stato completato, mentre lo stabilimento di Villa di Villa è già operativo sotto la Sest.
La crisi Acc-Wanbao era scoppiata a fine 2019 quando il gruppo cinese che l'aveva rilevata dal precedente fallimento di Acc Compressors, mette fine ad una gestione traballante iniziata nel 2014. In poco più di quattro anni vengono bruciati 63 milioni di dollari messi dal Governo cinese per rilanciare lo stabilimento zumellese produttore di compressori per la refrigerazione domestica. Nel 2022 il commissario trova la quadra con il gruppo Lu.Ve-Sest e la bengalese Walton, traghettando quasi tutti i lavoratori verso una salvezza. Ma ora si innesta una crisi più ampia, non di azienda ma di sistema. E il futuro dovrà essere monitorato attentamente.

Ultimo aggiornamento: 17 Maggio, 10:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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