La sarta muore 94 anni e lascia la sua villa all'Usl: e adesso è in vendita

Lunedì 2 Marzo 2020 di Alessia Trentin
Una sarta di Belluno ha lasciato la sua villa all'Usl
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BELLUNO - Muore e lascia tutto alla Curia e all’Usl. Ma oggi l’azienda sanitaria locale mette in vendita la casa. La generosa cittadina è Dolores Leonetti che, tra le disposizioni date in merito alla divisione dei suoi beni dopo la morte, ha chiesto andassero, anche, a favore della chiesa e dell’Usl 1 Dolomiti. La donna è mancata all’età di 94 anni nel maggio del 2017 nella casa di riposo di Agordo dove era ospitata da qualche mese, ma solo in questi giorni l’azienda sanitaria ha deciso di mettere in vendita il bene. La donna, nubile, ha trascorso la sua vita nella casa di famiglia di Sargnano. Un’abitazione singola a due piani con ampio giardino attorno dove ha vissuto e lavorato, come sarta e ricamatrice attività per le quali era molto conosciuta nel paese.

Profondamente devota e senza figli, Leonetti ha voluto che dopo la sua morte i beni andassero alla chiesa e all’Usl, in particolare la sua casa. L’abitazione si trova al lato della strada che attraversa il paese, è ampia ma datata e all’azienda sanitaria locale non sembra interessare. Dopo un’analisi, infatti, è risultato che l’immobile necessita di lavori di adeguamento alla normativa antisismica e di adeguamento strutturale e così l’Usl ha deciso di disfarsene. Verrà dunque pubblicato un avviso di vendita nel sito dell’azienda e resterà online per una ventina di giorni, allo scadere dei quali gli uffici procederanno con la trattativa diretta. Non è certo la prima volta che l’azienda sanitaria si trova menzionata in testamenti e al centro delle ultime volontà dei cittadini che, spesso, come atto di gratitudine per le cure prestate dai medici decidono di donarle i propri beni.

È capitato in passato con altri immobili, ma anche con gioielli, terreni, opere d’arte, etc. In molti casi la dirigenza ha optato per la vendita delle donazioni, tanto più quando si tratta di edifici perchè in mancanza di una funzione da dare all’immobile il risultato è quello di avere sulle spalle una spesa di gestione in più. La tendenza dell’azienda, negli ultimi anni, è proprio quella di liberarsi delle strutture sottoutilizzate e di accorpare il più possibile i servizi alienando i beni per ridurre le spese e introitare fondi. Politica, d’altra parte, abbracciata anche dal Comune di Belluno il cui piano alienazioni è particolarmente nutrito e consta di antichi palazzi come di terreni.
Alessia Trentin
Ultimo aggiornamento: 19:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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