CORTINA D'AMPEZZO - «Il Veneto garantisce vacanze sicure, con il sistema delle emergenze, integrato su tutto il territorio regionale», ha assicurato Paolo Rosi, direttore del coordinamento regionale emergenza e urgenza, alla presentazione del progetto sperimentale, che vede l’impiego di un secondo elicottero, a servizio della centrale Suem 118 di Pieve di Cadore, ma con la base sull’aviosuperficie di Fiames, a Cortina. Pochi minuti dopo i discorsi e il taglio del nastro, il velivolo è decollato per raggiungere Malga Ombretta e recuperare la titolare dell’esercizio, 65 anni: la donna lamentava dolori alla schiena, dopo una caduta, ed è stata portata all’ospedale di Agordo.
«L’idea è nostra, di Dolomiti Emergency – conferma la presidente Laura Menegus – abbiamo formato un gruppo di lavoro, con Dimitri De Gol, Chiara Da Damos e Giovanni Cipollotti. Ci siamo impegnati per un anno, per riuscire a creare un modello, con l’intento di far capire alla Regione quanto importante sia, durante la stagione estiva e invernale, disporre di un secondo elicottero, in provincia. La risposta c’è stata, la Regione ci ha dato centomila euro di contributo.
Per la Ulss 1 Dolomiti di Belluno è intervenuta da remoto Maria Grazia Carraro, direttore generale: «Giovedì è stata firmata la convenzione, che disciplina i rapporti tra i vari enti che contribuiscono a rendere operativa questa sperimentazione, che durerà due mesi. Il servizio sarà monitorato e alla fine sarà fatta una valutazione. Il progetto è stato concertato e avvalorato dal coordinamento regionale emergenza e urgenza e dalla Regione. Risponde alla necessità di dare ancora maggiore sicurezza al nostro territorio, anche in vista dei grandi eventi che verranno». Il direttore Rosi ha precisato: «Abbiamo accolto con entusiasmo la proposta di Dolomiti Emergency, che ha contribuito concretamente e ha organizzato il servizio, per creare una nuova struttura, che è parte del sistema di soccorso. Abbiamo ora una risorsa in più, coordinata anch’essa dalla centrale Suem di Pieve di Cadore». Il servizio è sperimentale, per questa estate, ma si guarda al futuro: «Dobbiamo prepararci ai Giochi invernali 2026 – dice Rosi – e stiamo facendo un grande lavoro, anche per il soccorso a terra, con il potenziamento della rete di ambulanze. Tutto il sistema sta crescendo, per garantire la sicurezza della popolazione, di residenti e ospiti».
Alex Barattin, a capo del soccorso alpino bellunese, ha aggiunto: «Per noi è un sogno che ci sia un altro elicottero qui a Cortina: lo attendevamo da tempo. L’uso dell’elicottero ci consente di esporre meno il nostro personale al severo ambiente montano, nelle operazioni di soccorso». L’amministrazione comunale di Cortina, con gli assessori Stefano Ghezze e Giorgio Da Rin, ha espresso un invito condiviso da tutti: comportarsi in modo da limitare le situazioni di pericolo, di emergenza, che richiedano gli interventi di soccorso. Unanime l’appello alla prudenza, per chi sceglie la montagna per le vacanze.