Confindustria: «Con queste liste rischiamo la marginalità istituzionale, vuol dire che Belluno non conta»

Giovedì 25 Agosto 2022 di Lauredana Marsiglia
Il parlamento e nel tondo Lorraine Berton
1

BELLUNO -  Il rischio che la provincia abbia solo un rappresentante a Roma è teoria decisamente fondata. L’unico ad avere chance di farcela, trascinato dalla crescita di Fratelli d’Italia, è Luca De Carlo, senatore uscente, finito a Roma nella tornata 2018 assieme a Roger De Menech (Pd), Dario Bond (Fi), Mirco Badole (Lega), Federico D’Incà (5Stelle) e Paolo Saviane (Lega) deceduto un anno fa. Da sei a uno, salvo sorprese rivoluzionarie, con la Lega che non ha un proprio candidato sebbene la compagine di centrodestra, nelle amministrative di primavera, abbia conquistato il capoluogo e Feltre.
L’uscita delle liste ufficiali ha fatto sobbalzare non solo la politica locale, ma anche il mondo imprenditoriale che si prepara ad affrontare un autunno dai contorni disastrosi senza avere una forte componente rappresentativa a Roma.


«Tra taglio dei parlamentari e scelte delle segreterie di partito, il Bellunese e la montagna italiana più in generale rischiano la marginalità istituzionale - commenta Lorraine Berton, presidente di Confindustria Belluno Dolomiti -. Sia chiaro però che non lo permetteremo. Sono convinta che gli stessi corpi intermedi delle aree montane, associazioni di categoria e sindacati, saranno chiamati a far sentire ancora più forte la loro voce. Come industriali, faremo la nostra parte fino in fondo. Davanti abbiamo un autunno difficilissimo. I costi dell’energia, in particolare nelle terre alte, sono una bomba sociale a orologeria. Chiunque verrà, dovrà farsene immediatamente carico».
«Non entro nel merito delle decisioni dei singoli partiti - prosegue la presidente -, ma è evidente che nella stragrande maggioranza sono prevalsi altri criteri rispetto a quelli della rappresentanza territoriale, come sottolineato anche da Uncem. Questo però non fa venire meno il nostro impegno di Associazione di categoria, profondamente ancorata sul territorio e orgogliosamente bellunese».
La scarsità di rappresentanza politica a Roma, tuttavia, non fermerà l’impegno del mondo che lavora.
«Con la rete di Confindustria per la montagna, accanto a tutte le Associazioni degli industriali delle aree montane italiane - aggiunge la Berton -, continueremo a fare massa critica e a esigere la giusta attenzione. Siamo, oggi più che mai, convinti della necessità di rafforzare i legami con i territori che hanno le nostre stesse criticità e potenzialità. Il network che in questi anni abbiamo coltivato con colleghi imprenditori, Istituzioni, università e centri di ricerca sarà la base per portare avanti battaglie comuni».


«Con la legge quadro sulla montagna, che avevamo contribuito a redigere e arrivata in Commissione Bilancio alla Camera dopo l’ok del Governo, ce l’avevamo quasi fatta, poi sono prevalse irresponsabilità e miopia. Da qui però si deve ripartire: inutile guardare indietro. Ora la nostra assoluta priorità sarà quella di affrontare il caro-bolletta. Il problema accomuna tutto il Paese ma in montagna, dove i costi sono storicamente più alti, servono misure ad hoc. Qui l’inverno arriva prima: può sembrare una constatazione banale ma, con gli aumenti di questi giorni, è un vero e proprio dramma per famiglie e imprese».
«I partiti hanno fatto le loro scelte - aggiunge la presidente -, dimostrando che del Bellunese interessa poco o nulla. A noi invece interessa perché è qui che vogliamo continuare a vivere e fare impresa. Per questo perseguiremo tutte le strade possibili per avere risposte, coinvolgendo i pochi candidati bellunesi in lista ma anche rivolgendoci a tutti coloro che possono contribuire a portare le nostre richieste a Roma».
«Di fronte al calo drastico, già certo, dei parlamentari bellunesi e della montagna, i pochi che saranno eletti da queste terre avranno la responsabilità di farsi carico delle istanze del territorio anche a costo di anteporle alle ragioni di parte. Spero che la logica partitica non sia sempre quella prevalente. Non ce lo possiamo permettere».
 

Ultimo aggiornamento: 26 Agosto, 13:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci