«Fuggì dopo aver ucciso Gianfranco» donna-pirata condannata a un anno

Venerdì 5 Ottobre 2018
Gianfranco Pio Bassanello
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SAN PIETRO - Dodici mesi di reclusione con la condizionale. È terminato così il processo a  Elena Baldessari, 69 anni di Cannaregio (Venezia). La donna era chiamata a rispondere dell'omicidio colposo (pre-omicidio stradale ndr) per la morte del motociclista di Candide di Comelico Superiore, Gianfranco Pio Bassanello. Il pm, all'ultima udienza prima dell'estate aveva chiesto 3 anni e mezzo di reclusione per l'automobilista, che non si fermò dopo lo schianto.
 
Ieri mattina, in Tribunale a Belluno, il giudice Elisabetta Scolozzi ha condannato la donna a 8 mesi per l'accusa di omicidio colposo e a 4 mesi per la fuga e omissione di soccorso. Le motivazioni si conosceranno tra 90 giorni: nulla è stato disposto per la patente di guida, che era comunque già stata revocata al momento dello schianto. L'avvocato Valerio Piller Roner, che difende l'imputata si riserva di leggere le motivazoini e valutare eventuale appello. Il risarcimento alla famiglia del motociclista deceduto, invece, è stato rimandato a separata causa civile (la famiglia è già stata risarcita in parte dall'assicurazione con 140mila euro). Erano comunque parte civile con gli avvocati Cristiana Riccitiello e Eugenio Ponti (avevano chiesto un risarcimento di oltre un milione di euro: 300mila euro per la madre, 200mila per ciascuno dei 3 fratelli e 100mila per ciascuno dei 5 nipoti).
Il 44enne morì il 30 agosto 2013 alle 17.30, mentre percorreva sulla sua moto Yamaha la regionale Carnica all'uscita da Presenaio, in direzione Sappada.

Dalla parte opposta arrivava su una Yaris la Baldessari che era in fase di sorpasso: ci fu un urto fronto-laterale e la donna non si fermò.

Ultimo aggiornamento: 13:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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