SAN PIETRO - Dodici mesi di reclusione con la condizionale. È terminato così il processo a Elena Baldessari, 69 anni di Cannaregio (Venezia). La donna era chiamata a rispondere dell'omicidio colposo (pre-omicidio stradale ndr) per la morte del motociclista di Candide di Comelico Superiore, Gianfranco Pio Bassanello. Il pm, all'ultima udienza prima dell'estate aveva chiesto 3 anni e mezzo di reclusione per l'automobilista, che non si fermò dopo lo schianto.
Ieri mattina, in Tribunale a Belluno, il giudice Elisabetta Scolozzi ha condannato la donna a 8 mesi per l'accusa di omicidio colposo e a 4 mesi per la fuga e omissione di soccorso. Le motivazioni si conosceranno tra 90 giorni: nulla è stato disposto per la patente di guida, che era comunque già stata revocata al momento dello schianto. L'avvocato Valerio Piller Roner, che difende l'imputata si riserva di leggere le motivazoini e valutare eventuale appello. Il risarcimento alla famiglia del motociclista deceduto, invece, è stato rimandato a separata causa civile (la famiglia è già stata risarcita in parte dall'assicurazione con 140mila euro). Erano comunque parte civile con gli avvocati Cristiana Riccitiello e Eugenio Ponti (avevano chiesto un risarcimento di oltre un milione di euro: 300mila euro per la madre, 200mila per ciascuno dei 3 fratelli e 100mila per ciascuno dei 5 nipoti).
Il 44enne morì il 30 agosto 2013 alle 17.30, mentre percorreva sulla sua moto Yamaha la regionale Carnica all'uscita da Presenaio, in direzione Sappada.
«Fuggì dopo aver ucciso Gianfranco» donna-pirata condannata a un anno
Venerdì 5 Ottobre 2018Dalla parte opposta arrivava su una Yaris la Baldessari che era in fase di sorpasso: ci fu un urto fronto-laterale e la donna non si fermò.