Duomo più moderno: parte il bando, lavori al via entro il 2022

Martedì 16 Febbraio 2021 di Giovanni Santin
Duomo più moderno: parte il bando, lavori al via entro il 2022

 Dopo aver aspettato quasi 60 anni, ora la diocesi di Belluno-Feltre ha fretta ed entro il 21 ottobre vuole avere il nome ed il progetto del vincitore per l’adeguamento liturgico della cattedrale di San Martino del capoluogo. Il bando è stato pubblicato ieri sul sito della diocesi: è aperto a “gruppi di lavoro coordinati esclusivamente da un architetto e costituiti da uno o più progettisti, in forma individuale o in forma di studio associato, società, raggruppamento temporaneo; un esperto in liturgia, uno o più artisti”. 
IL TERMINE
Entro il 15 marzo gli interessati dovranno inviare l’iscrizione nelle modalità richieste; seguiranno altre interlocuzioni: entro il 24 dello stesso mese agli ammissibili sarà inviato il Documento preliminare di progettazione; il 29 giugno scade il termine per l’invio degli elaborati; a questo punto la giuria selezionerà dai 5 agli 8 lavori e contestualmente si aprirà la seconda fase del progetto che prevede anche il sopralluogo dei partecipanti. La selezione si chiuderà il 21 ottobre. Seguiranno i tempi della progettazione esecutiva, ma in diocesi auspicano che nel 2022 tutto possa essere concluso. Il concorso si svolgerà nel più rigoroso rispetto dell’anonimato dei partecipanti di fronte alla giuria.
I PRECEDENTI
In tempi più recenti la cattedrale ha subito diversi interventi: nei primi anni Novanta del secolo scorso il vescovo Maffeo Ducoli promosse una serie di restauri conservativi delle facciate esterne e dell’interno; poco dopo il Duemila è stato attuato un restauro conservativo su parte della copertura; nel 2016 infine si era reso necessario un importante intervento statico sulla cupola che aveva comportato l’applicazione di tecnologie avanzate. Era rimasto in sospeso l’adeguamento dell’interno, dopo che il Concilio Vaticano II (1962-1965) aveva avviato nella Chiesa la Riforma liturgica, che comportava un nuovo modo di celebrare la messa e gli altri sacramenti. Le chiese dovevano avere spazi adeguati per le celebrazioni, a maggior ragione una cattedrale, in quanto “chiesa madre” nella diocesi. Le indicazioni del Concilio richiedevano soprattutto un ripensamento dell’area attorno all’altare, cioè il presbiterio. E ancora nel 1965 l’architetto Alpago Novello curò un adeguamento provvisorio degli spazi. Ed è quanto è stato conservato fino ad oggi. Varie ipotesi di lavoro vennero esplorate negli anni, coinvolgendo artisti della fama di Augusto Murer e di Aldo Moro, senza mai giungere a un progetto esecutivo.
IL BANDO
Tre anni or sono, nel 2018, la Conferenza Episcopale italiana (Cei) ha quindi proposto il “Bando nazionale per l’adeguamento liturgico delle cattedrali di alcune diocesi”.

Fra le 14 diocesi italiane che avevano mostrato interesse vi era anche quella di Belluno-Feltre. Al termine di tutti i passi preliminari richiesti, il 24 giugno 2019 la Cei ha ammesso la cattedrale al bando insieme a sole altre cinque: Acerenza, Asti, Cremona, Montepulciano-Chiusi-Pienza, Sessa Aurunca. Nelle indicazione del bando, punto nodale dell’intervento sarà il presbiterio: vi troveranno posto l’altare, l’ambone, la cattedra del vescovo e una sede presidenziale, usata quando a presiedere non sarà il vescovo. Meriteranno una valorizzazione anche la custodia eucaristica, l’altare della Sacra Spina e la statua della Beata Vergine all’ingresso, in quanto punto di riferimento 

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