​Dolomiti, riaprono i Cadini del Brenton ma per vederli ora si pagherà il biglietto

Venerdì 19 Giugno 2020 di Egidio Pasuch
Dolomiti, riaprono i Cadini del Brenton ma per vederli ora si pagherà il biglietto
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SOSPIROLO (BELLUNO) Pozze di acqua smeraldina dove gorgoglia la schiuma delle cascatelle che le uniscono, forre scavate dall'acqua immerse nel verde dei boschi dove il vento racconta una storia lontana: è collana di quindici profonde vasche naturali scavate dalle acque del torrente Brentòn. Sono i Cadini del Brenton in Valle del Mis, ai piedi dei Monti del Sole, in provincia di Belluno. Rappresentano in qualche misura il cuore del parco nazionale Dolomiti Bellunesi. Queste spettacolari marmitte di evorsione, come vengono scientificamente definite, collegate da qualche anno da un sentiero che ne rende agevole l'accesso, incantano, oltrechè per la loro bellezza di colori, per l'incredibile perfezione delle forme cesellate nei millenni dalle acque. 

LE VISITE
Non rappresentano uno dei più noti veicoli di promozione turistica del Veneto, eppure, valorizzati soprattutto dal passaparola, solo nella scorsa estate hanno attirato non meno di ventimila visitatori. E, nonostante le difficoltà del momento, le previsioni per quest'anno sono di un ulteriore incremento delle presenze. Ma se fino ad ora erano visitabili gratuitamente, da domani saranno a pagamento. Oggetto in questi mesi di un intervento per migliorare l'accessibilità all'area promosso dal Parco nazionale Dolomiti Bellunesi e rallentato dal blocco forzato imposto dalle misure di contenimento del coronavirus, i Cadini del Brenton torneranno da domani a disposizione del grande pubblico. I lavori per rendere più facile e sicuro l'accesso ai Cadini sono ultimati e la zona informa il Parco - è nuovamente accessibile al pubblico. Solo per i residenti dei quindici comuni del Parco l'accesso rimarrà libero, così come per i bambini e i ragazzi fino ai 14 anni di età. 
Il pagamento del biglietto, comunque, darà modo anche di ammirare il giardino botanico Campanula morettiana. I visitatori, al momento di acquistare il biglietto, riceveranno in omaggio anche un segnalibro con una riproduzione fotografica dei Cadini e un breve promemoria che ricorda l'importanza di mantenere un comportamento corretto nel corso della visita, per conservare intatto questo splendido spettacolo della Natura. 

LA DECISIONE
La scelta del consiglio direttivo del Parco di introdurre un ticket sulla bellezza nasce dalla necessità di disporre di risorse economiche per garantire la pulizia e il mantenimento dell'area. «L'incremento della frequentazione turistica dei Cadini spiega il presidente del Parco, Ennio Vigne testimonia l'efficacia delle attività di comunicazione e promozione realizzate dal Parco negli ultimi anni e la sua crescente popolarità, ma ci impone anche di organizzare in modo organico e disciplinato la fruizione di un'area di grande valore estetico e naturalistico, che rischia altrimenti di essere danneggiata da una frequentazione non regolamentata. Gli introiti dei biglietti di ingresso ci consentiranno di offrire un servizio sempre migliore ai visitatori, in linea con la straordinaria qualità degli ambienti naturali che il Parco offre ai turisti, ormai provenienti da ogni parte del mondo». Proprio per tutelare l'area (scambiata fino a pochi anni fa come una splendida piscina all'aperto) durante la visita non sarà consentito uscire dai sentieri tracciati. I cani andranno tenuti al guinzaglio e non sarà permesso raccogliere fiori e piante o danneggiare la vegetazione. Sarà vietato anche distendersi a prendere il sole sul bordo dei Cadini, fare il bagno all'interno delle vasche e, ovviamente, abbandonare rifiuti. Coi Cadini riaprirà anche il punto informazione che è stato realizzato proprio nei pressi del giardino botanico e che, dopo la positiva esperienza dello scorso anno, sarà ancora gestito dagli operatori della cooperativa Isoipse di Belluno. 
Ultimo aggiornamento: 10:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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