«Telefoni muti per mesi in alberghi e imprese, e risarciscono 78 euro»

Domenica 25 Febbraio 2018 di Mirko Mezzacasa
Lo storico Hotel Posta di Caprile, della famiglia Pra'
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ALLEGHE Il celebre Hotel Posta, a Caprile di Alleghe, è di nuovo "muto". In crisi di comunicazione telefonica. Un ulteriore disservizio sulla linea Telecom (peraltro quella a tecnologia Isdn, che ha pregi e costi diversi dalle normali linee domestiche). Situazione che si ripete a distanza di due mesi: a gennaio il primo black out su una delle due linee dell'albergo.

La compagnia telefonica per quel disagio ha rimborsato appena 79 euro, nulla secondo la famiglia Pra che gestisce lo storico hotel, rispetto al danno economico e d'immagine subìto. Al Posta la linea è dunque di nuovo muta e dal call center Telecom nessuna risposta soddisfacente.

È solo uno dei tanti disservizi segnalati nell'ultimo semestre dalla Valle del Cordevole: a ottobre il prezioso telefono dell'Associazione volontari ambulanze (numero di emergenza all'Hotel Aurora) è rimasto muto per più di un mese. A novembre Sandro Soppelsa, della ditta Cubetti, segnalava il disservizio sulla linea business adibita a fax, prolungatosi per tre settimane. A fine novembre grido di allarme dalla frazione Salesei, in Comune di Livinallongo del Col di Lana. «È da inizio mese - raccontava Nicoletta, da Costa - che telefono al centralino della Telecom per segnalare il problema senza risultati». E a inizio anno, in piena stagione turistica, Sergio Pra dall'Hotel Posta iniziava il braccio di ferro con la Telecom denunciando i danni per le prenotazioni perse e per l'immagine offuscata. Cinque giorni con il telefono bloccato e l'albergo non isolato solo per l'esistenza di una seconda linea con un numero diverso. «Per quell'episodio - racconta Pra - la Telecom ci ha comunicato che ci riconoscerà 79,80 euro per il mancato funzionamento della linea. Questo è un problema che va avanti da mesi. Alla Telecom ho fatto notare che stiamo parlando di un hotel da 150 posti letto, con ristorante e bar pasticceria: il tutto viene quantificato con un accredito ridicolo, meno di 80 euro, rispetto al danno derivato dal mancato funzionamento delle linee. Ma la cosa più grave è che una delle linee ancora non funziona e stiamo chiamando continuamente gli uffici preposti senza avere nessuna risoluzione al problema. È una vergogna».
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