MILANO - È ripartito in parti uguali tra la moglie e i figli l'assetto societario della Delfin, la cassaforte della famiglia Del Vecchio. Lo rende noto la stessa Delfin, a seguito dell'apertura delle disposizioni testamentarie di Leonardo Del Vecchio, morto lo scorso 27 giugno. Sia la moglie, Nicoletta Zampillo Del Vecchio, che i figli, compreso Rocco Basilico, figlio della moglie di Del Vecchio, risulteranno titolari del 12,5% delle quote.
Nel testamento Leonardo Del Vecchio non ha indicato chi dovrà prendere il suo posto di presidente di Delfin.
Le ultime volontà
Nel suo testamento Leonardo Del Vecchio definisce la composizione dell'azionariato di Delfin, lasciando la sua quota del 25% non tutta alla moglie Nicoletta Zampillo, ma ripartita a metà con Rocco Basilico, il figlio da lei avuto con il primo marito. Non aggiunge invece indicazioni sulla governance della cassaforte lussemburghese. L'assetto di governance di Delfin è infatti già stato previsto dal fondatore di Luxottica nelle norme statutarie della holding. È tracciato un percorso in cui entrerà in cda il primo del 'gruppo degli osservatori', ossia i manager di fiducia a disposizione per incarichi al vertice, già designati dall'imprenditore scomparso, che di Delfin era presidente. Il nome non è noto ma tutti gli indizi puntano a Francesco Milleri, l'amministtatore delegato di EssilorLuxottica che ha già preso il posto di Del Vecchio alla presidenza del gruppo di lenti e occhiali. Il board di Delfin poi potrà eleggere un presidente tra i propri membri. Attualmente nel consiglio della holding siedono l'amministratore delegato Romolo Bardin, il notaio Mario Notari, Aloyse May e Giovanni Giallombardo.