Belluno lanciata nel piccolo schermo come possibile sede dell'Organizzazione delle Nazioni Unite. E' accaduto, seppure in ambito satirico. Per la prima volta Maurizio Crozza, venerdì 29, ha messo i panni di Luca Zaia. Il gustoso siparietto ha fatto il giro del web a proposito della mina di pulizia dei veneti («Sa perché noi possiamo riaprire dopo 116 giorni di contagio? Per l'igiene che abbiamo noi nello Stato del Veneto...»). Il comico genovese, nella puntata live di Fratelli di Crozza, non è stato da meno nel mettere a confronto il governatore veneto con Matteo Salvini. Zaia questa la tesi di Crozza non punta a scalzare il segretario della Lega Nord: «Non gli interessano i voti dell'Abruzzo, sta bene dove è. Non andrebbe neppure a fare il segretario dell'Onu. Salvo, naturalmente, che non spostino la sede Onu a Belluno». Una battuta sintetica, divertente. Che lascia spazio, peraltro, a varie interpretazioni. Sulla quale, per usare le parole di Zaia-Crozza, verrebbe da dire «Ragionateci un po' sopra». Il riferimento è un leitmotiv dello sketch televisivo: Crozza ribadisce il fatto che Luca Zaia pensa di essere a capo di uno Stato autonomo, indipendente dall'Italia («ed oltre il fiume Mincio ci sono i leones»). Il confronto fatto è tra tutti gli Stati del mondo e il Veneto: «Mi aspetto che da un momento all'altro Zaia lanci una sua politica monetaria indipendente è ancora una battuta dell'imitatore ex Gialappa's Band e Mai dire Gol con tanto di uscita dall'euro per entrare nello scheo». Daniela De Donà
Ultimo aggiornamento: 3 Giugno, 10:28
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