Acc, orizzonte ancora buio: «Roma ci ascolta, ma è in ritardo»

Sabato 27 Marzo 2021 di Federica Fant
Acc, orizzonte ancora buio: «Roma ci ascolta, ma è in ritardo»

C’erano anche i rappresentanti di Acc Wambao, ieri mattina, all’autoconvocazione proclamata a livello nazionale. Il ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti e, quindi, il Governo ha riferito ai segretari nazionali di Uil, Cisl e Cgil «che sta per costituire l’unità di crisi generale e poi si occuperà di tutte le crisi nel particolare, tra cui Acc – hanno riferito i responsabili provinciali di Uilm, Fim e Fiom, rispettivamente Michele Ferraro e Massimo Busetti, Mauro Zuglian e Stefano Bona -. Ci hanno riferito che soprattutto il ministro Giorgetti ha ribadito di essere “uomo del fare” e che non convoca tavoli, se non ci sono soluzioni». 
L’OBIETTIVO
Affrontare le crisi era uno degli obiettivi che si erano prefisse le segreterie nazionali dei tre sindacati, che nei giorni scorsi avevano inviato una lettera unitaria ai Ministri dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti e del Lavoro Andrea Orlando per chiedere di essere convocati in tempi brevi per scongiurare situazioni di tensioni e ingovernabilità nei territori interessati. «Senza risposte immediate queste vertenze rischiano di essere del tutto compromesse con gravi danni occupazionali e sociali - avevano dichiarato Roberto Benaglia, segretario generale Fim-Cisl, Francesca Re David, segretaria generale Fiom-Cgil e Rocco Palombella, segretario generale Uilm-Uil - . In assenza di risposte e di una formalizzazione di incontro, venerdì 26 marzo alle 10 ci auto convocheremo al Ministero dello Sviluppo Economico insieme a una delegazione delle nostre strutture nazionali con l’obiettivo di essere ricevuti». E così è stato, ma nonostante la disponibilità dei ministri, la soluzione non c’è ancora. Per Acc, «come al solito non abbiamo una risposta al problema. Il 31 marzo sarà una data importante per capire come andare avanti: le soluzioni sono di ulteriore attesa e l’attesa peserà. Sappiamo che non abbiamo tempo. La liquidità è finita. Cosa accadrà ad aprile? Il Governo parla di Ilva, della questione acciaio di Piombino, ma nessuna convocazione per Acc. Ci auguriamo – riprendono Bona, Zuglian, Busetti e Ferraro – che si trovi una soluzione il prima possibile. Non può che essere un augurio». 
QUI IDEAL
E c’è attesa anche per l’incontro del 30 marzo con ministero dello Sviluppo economico per la vertenza dell’Ideal Standard di Trichiana. «Un incontro determinante in cui chiederemo all’azienda – spiegano le Rsu aziendali - la presentazione di un piano industriale, che dia garanzie di mantenimento delle attività produttive dello stabilimento di Trichiana, nei prossimi anni».

Il 31 marzo alle 14 è prevista anche la visita allo stabilimento del presidente della provincia Roberto Padrin: in quell’occasione gli verranno consegnate le firme dei lavoratori raccolte dalla Rsu nei giorni scorsi a sostegno della vertenza. Le sigle sindacali hanno rimarcato come per Ideal Standard ci sia bisogno di un chiarimento. L’azienda nega di voler spostare le produzioni, ma ufficialmente non ha detto nulla. «Dall’azienda pretendiamo la presentazione al ministero del piano industriale che dia garanzie ai posti lavoro», hanno detto nei giorni scorsi Casanova e Brancher di Cgil e Cisl.

Ultimo aggiornamento: 07:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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