Coronavirus, vittime quasi azzerate e da giorni zero decessi

Mercoledì 2 Giugno 2021 di Davide Piol
Quasi azzerati i morti Covid

BELLUNO - Sono ormai distanti i giorni della seconda ondata in cui la lista delle vittime covid si allungava in modo esponenziale. Un’escalation senza precedenti partita a settembre e poi continuata nei mesi successivi: 30 morti a ottobre, 80 a novembre, 104 a dicembre (con la giornata più nera il 4 del mese quando c’erano stati addirittura 8 decessi). Ora le cose sono cambiate. Basta osservare i dati di maggio, costellati da tanti zeri.

IL BOLLETTINO
Le vittime si contano sulle dita di un mano. Sono state 5 in 4 giorni del mese (10, 12, 15, 26 maggio). Numeri incoraggianti perché, nella curva epidemica, sono gli ultimi a calare dopo quelli sui ricoveri e sui positivi. Rimane, pesante come un macigno, il totale delle vittime covid da inizio emergenza: 642. La terza ondata si sta spegnendo. Significativo, a questo proposito, il confronto tra il primo maggio e il primo giugno. Un mese fa i bellunesi con il covid erano 485. Ieri sono scesi a quota 146. Quanto ai pazienti positivi, il primo maggio erano 33, di cui 4 gravi nelle Terapie Intensive, mentre ora sono 7 (nessuno in gravi condizioni). Il San Martino di Belluno è quasi covid-free. Ci sono giorni in cui non ha pazienti covid e altri, come ieri, in cui se ne conta soltanto 1. I rimanenti, invece, sono ricoverati a Feltre. Questo ha permesso di far ripartire le visite, riaprire i reparti non covid che erano stati chiusi e soprattutto ha consentito ai sanitari di tirare il fiato. Per le emergenze, sono stati lasciati dei posti letto in standby ma la speranza è che la campagna vaccinale e la stagione estiva alle porte riescano a tenere a bada il virus. 

LA CAMPAGNA
A Belluno, da fine dicembre, sono state somministrate 129.259 dosi di vaccino anti-covid.

Gli ultra-ottantenni risultano coperti quasi del tutto. Manca un 3.2%, ossia 523 persone che l’azienda sanitaria sta cercando di raggiungere a casa o tramite i medici di medicina generale. Man mano che si abbassa l’età aumenta la percentuale relativa alla platea di vaccinabili. Per la categoria dei 70-79enni manca il 15,5% (3391 persone), per i 60-69enni il 26,8% (6885), per i 50-59enni il 56,3% (16.100) e per i 40-49enni l’81,1% (23.290). Ne mancano tanti, ma molti non si presentano. È per questo motivo che dalla mezzanotte e 1 minuto di domani il portale vaccini sarà aperto a tutti i cittadini con più di 12 anni (700mila i posti messi a disposizione dalla Regione Veneto). Piccole novità anche in provincia. Il centro vaccinale al Palaskating di Sedico, gestito in collaborazione con Luxottica, è stato potenziato. Da domani garantirà 500 vaccinazioni al giorno (erano 250), 7 giorni su 7, nella fascia oraria dalle 12 alle 20 con appuntamenti gestiti dal portale regionale. Sempre in collaborazione con il colosso dell’occhialeria, da venerdì il drive in vaccinale di Agordo (già attivo il martedì, il giovedì e il sabato) allargherà l’operatività tutti i venerdì dalle 10 alle 15 a favore di 250 persone a seduta. Infine continua il capillare impegno sul territorio da parte dei medici di famiglia che, con il supporto di amministrazioni comunali, Protezione Civile, volontariato, e in accordo col Dipartimento di Prevenzione, organizzano sedute vaccinali di gruppo oltre ad assicurare la vaccinazioni domiciliari. Dopo la seduta di ieri ad Auronzo di Cadore, si proseguirà domani a Ponte nelle Alpi (palestra), Cortina d’Ampezzo (ambulatoriali), Belluno (medicina di gruppo), Caprile (palestra delle scuole medie), Agordo (ambulatoriali), Seren del Grappa. Venerdì a Belluno (ambulatoriali). Sabato a Cavarzano, Borgo Valbelluna, Cortina. Domenica, di nuovo, a Cortina (stadio del ghiaccio). Si continuerà anche nella settimana successiva.

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