Positivo il sindaco di Agordo: «Il covid è una brutta bestia»

Sabato 31 Ottobre 2020 di Davide Piol
Il sindaco di Agordo Roberto Chissalè

«Vi voglio comunicare che sono venuto a conoscenza di essere positivo al covid-19». Il sindaco di Agordo, Roberto Chissalè, ha rotto il silenzio sulle voci che giravano in paese riguardo a una sua presunta positività al virus. Ieri sera ne ha dato conferma lui stesso aggiungendo di non aver avuto problemi di nessun genere, né durante le ultime settimane né in questi giorni: «Sono un soggetto asintomatico che gode di buona salute». La scoperta di essere positivo al covid-19 è stata accidentale. Una prova ulteriore del fatto che l’emergenza sanitaria si combatte identificando e isolando gli asintomatici. Ma non è facile. Nel caso del sindaco di Agordo tutto è partito dalla scoperta di un piccolo focolaio all’interno della società sportiva del figlio.
CONTATTO STRETTO
«Hanno trovato dei ragazzi positivi nella squadra in cui gioca – ha raccontato Roberto Chissalè – Di conseguenza hanno dovuto eseguire il tampone anche tutti gli altri. Mio figlio stava e sta ancora bene. Solo un po’ di stanchezza muscolare ma è normale in questo periodo. Febbre zero. Non ha nessun sintomo». Eppure è risultato positivo e il dipartimento di prevenzione dell’Usl 1 Dolomiti ha fatto partire il contact tracing. Ovviamente il contatto più stretto è il padre, con cui vive, che ha assicurato di essersi recato al drive in 15 minuti dopo aver saputo della positività del ragazzo. La conferma è arrivata ieri pomeriggio. Roberto Chissalè è il primo sindaco bellunese ad aver fatto outing in ambito covid. 
IL CONTESTO
«Sì, sono positivo – ha spiegato in serata – ma sto bene. Se mio figlio non avesse fatto il tampone, forse, non l’avrei mai scoperto». Nel comune di Agordo ci sono attualmente 15 positivi. Numeri lontani dalla prima ondata di marzo che però «sono in aumento costante. Noi non siamo preoccupati. La situazione è ancora sotto controllo. Purtroppo abbiamo delle persone che stanno male e hanno febbre molto alta. Ma sono pochi». Il sindaco di Agordo ha confidato di essersi sempre comportato secondo le norme anti-covid ma non è bastato.
LA RICHIESTA
Da qui l’appello ai cittadini: «L’esperienza che sto vivendo mi permette di rivolgermi a voi dicendo che il virus è un nemico molto pericoloso. Nonostante io sia sempre stato attento nell’uso dei dispositivi di protezione e delle regole da seguire, ora sono positivo». Chissalè l’ha definito un nemico «subdolo e invisibile» specificando di non voler «fare allarmismo o diffondere preoccupazioni tra le persone». Ma è necessario «prestare attenzione, non lasciare niente al caso e soprattutto bisogna mettere in atto tutte quelle procedure e tutti quei sistemi che possono garantirvi di non entrare in contatto con questa brutta bestia». I numeri ad Agordo sono ancora bassi. Tuttavia il Comune si è già attivato per limitare la diffusione del virus.
IN MUNICIPIO
«La macchina amministrativa sta procedendo e lavorando con continuità – ha chiarito il sindaco Roberto Chissalè – Grazie ai dispositivi e alle procedure messe in atto fin dalla primavera scorsa siamo in grado di fornire i servizi e le prestazioni alla cittadinanza nel miglior modo possibile e in tempi ragionevoli.

Ci siamo adoperati anche di recente per mettere in atto tutti quei sistemi che possano garantire la salute dei dipendenti e della popolazione evitando il propagarsi del virus». L’impegno da parte dell’amministrazione comunale c’è. Però è necessario che ogni cittadino faccia la sua parte. «Vi chiedo aiuto, collaborazione e responsabilità – l’ultimo appello del sindaco – Affinché tutti insieme possiamo, seppur lentamente, uscire da questa emergenza. Ma anche per ritrovare un po’ di socialità, vivere nella maniera giusta la nostra comunità e poter godere di nuovo di quel paese splendido che è Agordo».

Ultimo aggiornamento: 1 Novembre, 12:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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