SANTO STEFANO DI CADORE - Un triste inizio d’anno per il paese di Costalissoio. Oltre al disagio della grande nevicata, con stradine interne e dintorni delle case sommersi da metri di neve accumulata, nella piazza spiccano le serrande abbassate del bar da Gostin. Non si tratta della chiusura settimanale, ma di quella definitiva, in attesa di possibili nuovi gestori. Le limitazioni imposte per il Covid, con continue chiusure, hanno dato la spinta finale ad un decisione che era nell’aria dopo tanti anni di attività da parte di Moira e Juri.
UNA LUNGA STORIA
Il bar da Gostin era stato aperto da Gostin De Bettin negli anni Cinquanta e poi gestito dal figlio Giovanni per qualche decennio, per essere poi rilevato in affitto da Fabiana De Mario nel 2004. Un quindecennio di vitalità per il paese, grazie alla professionalità nel sapersi relazionare con i clienti sia anziani che giovani da parte di Fabiana e della figlia Moira. Punto di riferimento per il caffè mattutino e la brioche, per l’aperitivo antimeridiano e serale, per il “goto” di rosso o di bianco, ma soprattutto per le conversazioni, le battute, spesso anche le polemiche, sempre risolte con la saggezza e la capacità di mediare di Fabiana. Alla sua scuole è cresciuta la figlia Moira, che negli ultimi tre anni ha gestito il bar assieme al compagno Juri.
FESTE INDIMENTICABILI
«Abbiamo da subito trasformato il bar in una seconda casa - dice Fabiana - in una seconda famiglia, ed è per questo che ora è tanto dura dirci addio. Nel bar da Gostin sono nate e finite amicizie molti hanno trovato l’ amore, abbiamo visto crescere i bimbi, abbiamo salutato per sempre molti nostri ospiti. Ricorderò sempre le nostre feste quelle che nascevano dal niente a quelle programmate dove giovani e adulti rispondevano sempre con tanto entusiasmo. La festa di Pasqua resterà sempre la più riuscita. La piazza di Costalissoio non è mai stata così piena di gente». Madre e figlia ringraziano i tanti avventori per la vicinanza. «Con il vostro sostegno - dice Fabiana - mi avete aiutato a crescere la famiglia, io donna sola con tante difficoltà sulle spalle, non finirò mai di ringraziarvi».
L’AMAREZZA DELLA COMUNITÀ
Certo i mesi di chiusura a causa delle restrizioni dovute al contagio da covid sono state decisive per la scelta finale di chiudere quello spazio di incontro e vitalità paesana. Chissà se la proprietà della famiglia De Bettin riuscirà a trovare altri gestori. Per ora resta l’amarezza di un addio che lascerà la piazza di Costalissoio senza sorriso.
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