Cortina, veterinario noleggia un pullman per la Polonia e va prendere 50 mamme e bambini

Mercoledì 2 Marzo 2022 di Marco Dibona
Cortina, veterinario noleggia un pullman per la Polonia e va prendere 50 mamme e bambini
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CORTINA -  La sera di domenica prossima arriveranno a Cortina madri e bambini dell'Ucraina, una cinquantina di persone in tutto, trasportate da una corriera, che salirà venerdì fino alla città di Medyka, in Polonia, dove si sono rifugiate per scappare dalla guerra. Per questa iniziativa c'è stato un concorso di persone, di volontà e sensibilità. «Io ero deciso a fare questa cosa, anche da solo, mi sentivo in dovere, per cui sono partito, ho noleggiato una corriera, ho aperto un conto corrente, senza sapere chi mi avrebbe seguito -  spiega Fabio Frison, veterinario in paese - Poi ho scoperto che altri si stavano attivando e mi sono accordato con la dottoressa Joanna Konieczny Pirovano, che è polacca e ha una serie di contatti in patria.

Lei sapeva di queste donne, fuggite dall'Ucraina con i loro bambini, arrivate in Polonia. È stata coinvolta Cortina Medica, così come il centro Montessori di Zuel e la squadra di Cortina della protezione civile. In poche ore si sono aggiunti tanti altri volontari e abbiamo unito le forze, per cui ora c'è un gruppo che pensa al viaggio, per portare lì il materiale raccolto e per trasportare le mamme e i bambini a Cortina. Un altro gruppo si sta invece occupando dell'accoglienza, quando saranno qui da noi».


LA SOLIDARIETÀ

Ieri è iniziata la raccolta di materiale, accanto alla chiesa parrocchiale, con l'aiuto della Protezione civile. Da parte della popolazione sono stati consegnati quintali di alimenti per bambini, pannolini, attrezzature mediche, farmaci pediatrici, salviettine, disinfettanti, mascherine per il volto, abiti caldi e coperte, cibo per animali. «La collaborazione della gente di Cortina è stata davvero entusiasmante aggiunge Frison e tutto quello che hanno donato è ora accatastato nel mio ambulatorio e nella sede della Protezione civile. Venerdì metteremo tutto sul pullman e lo porteremo a destinazione. Ci sono diversi medici e sanitari che vogliono venire con noi, per portare lì un primo aiuto: ci saranno la dottoressa Francesca Toffoli di Verona, il dottor Ferdinando Da Rin, oltre alla dottoressa Konieczny, con le infermiere Petra Ghedina e Lena Nerella. Sono soddisfatto, perché così saremo in grado di affrontare qualsiasi evenienza che dovesse verificarsi e potremo fare tutti i controlli previsti dai protocolli Covid-19». Il rientro in Italia della corriera è previsto nella serata o nella notte di domenica. Per non rendere estenuante un viaggio così lungo, che va a sommarsi alle drammatiche vicissitudini già vissute da quelle persone, ci sarà una sosta per la notte, durante il tragitto, si dovrà dunque trovare un posto adatto per dormire.


L'ORGANIZZAZIONE

In quanto alla destinazione finale delle donne ucraine e dei loro bambini, ci si sta attivando, a Cortina e fuori: «Domenica sera porteremo tutti a dormire, per la prima notte, nel grande stabile delle Orsoline del Sacro cuore, qui a Cortina spiega Frison poi ci sarà uno smistamento di tutte quelle persone: alcune resteranno a Cortina, altre andranno nei vicini paesi della Valle del Boite e del Cadore, oppure in altre comunità, che stanno intervenendo. Dopo lo slancio iniziale sono continuati i contatti, siamo entrati in un coordinamento regionale dei centri di accoglienza. In giornata ho avuto contatti anche con la segreteria del sindaco di Belluno. Da lunedì in poi troveremo di certo dove alloggiare tutti». Sarà coinvolto anche il pubblico dell'hockey su ghiaccio; giovedì sera, durante la partita di Alps hockey league, allo stadio Olimpico, Frison proseguirà la sua opera di sensibilizzazione, per sostenere questa duplice iniziativa, di trasporto materiale e di recupero delle persone in difficoltà.

 

Ultimo aggiornamento: 6 Marzo, 17:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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