I "Paperoni" bellunesi abitano a Cortina, i più poveri nel paesino di Zoppè di Cadore La mappa

Lunedì 14 Giugno 2021 di Davide Piol
I redditi medi più alti del Bellunese a Cortina

BELLUNO - Qualche dubbio? È Cortina d’Ampezzo il comune più ricco della provincia.

Il reddito medio dei suoi residenti è pari a 24.802 euro. Nessuna sorpresa da parte del sindaco Gianpietro Ghedina che ironizza: «Cosa pensavate, che fossimo ultimi?». Il comune più povero è invece Zoppè di Cadore, con un reddito medio che si ferma a 11.067 euro. Sono i dati che emergono dalle dichiarazioni dei redditi presentate dai cittadini italiani nel 2020 e riferiti all’anno di imposta 2019. A renderli noti, nei giorni scorsi, il ministero dell’Economia e delle Finanze. Il comune italiano con il reddito medio più alto è Lajatico, in provincia di Pisa, dove i contribuenti hanno dichiarato mediamente 46.216 euro (i cortinesi, a confronto, sembrano quasi poveri).  Ecco la mappa:

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UNA MEDIA
Non si può dire che chi abita in questi comuni sia ricco per definizione. Parliamo di redditi medi: quindi, nei comuni con pochi abitanti basta una dichiarazione particolarmente elevata ad alzare la media. Al quinto posto, in provincia di Belluno, c’è ad esempio Soverzene. Pur avendo solo 308 contribuenti è tra i 5 comuni più ricchi delle Dolomiti con un reddito medio di 22.611 euro. È probabile che tra i suoi residenti ce ne sia uno di particolarmente ricco che, da solo, alza la media dell’intero comune. Non stupisce invece il terzo posto di Belluno: i 28.307 contribuenti hanno dichiarato in media 23.370 euro.

CORTINA
Cortina d’Ampezzo conta 4.837 contribuenti. Anche qui pochi ricchi che fanno la differenza per un intero paese? «Su numeri piccoli – spiega il sindaco Ghedina – è possibile che ci siano pochi redditi alti e si sballa tutto. La statistica è opinabile. Ma qui abbiamo un costo della vita che è più alto rispetto a Feltre o a Belluno». Quindi la media è alta perché i redditi di ciascuno lo sono altrettanto. «Vivere in montagna qui, forse, non è per tutti», sottolinea Ghedina. 

AGORDO
Scorrendo la classifica, colpisce il dato riguardante Agordo. Il paese amministrato da Roberto Chissalè guadagna addirittura la seconda posizione: 3.331 contribuenti per 23.716 euro di reddito medio. Nulla da invidiare a Cortina d’Ampezzo. E il motivo, per chi abita ad Agordo, è semplice: «Sembra quasi scontato da dire – commenta il sindaco Chissalè – però questo risultato è legato a Luxottica. Senza dimenticare le altre attività artigianali del nostro territorio». A fornire qualche informazione in più è Claudio Sito, assessore comunale al Bilancio: «Luxottica è fondamentale in questo dato. Non dimentichiamoci che molti suoi dirigenti, o persone che hanno stipendi sopra la media, abitano ad Agordo e il reddito medio si alza». Accanto al leader mondiale dell’occhialeria c’è però un mondo artigiano che lavora bene, anche se a livelli molto più bassi. «Sono dati palpabili – conclude Sito – Noi che viviamo qui lo vediamo che è un ambiente sano e genuino». 



GLI ALTRI COMUNI
Val di Zoldo merita un capitoletto a parte. È uno dei comuni più poveri della provincia (si trova addirittura in penultima posizione) nonostante un turismo che funziona bene sia in estate che in inverno. I 2.437 contribuenti hanno dichiarato in media 15.286 euro. Ad influire sul dato, forse, è il numero di iscritti all’Aire (Anagrafe italiani residenti all’estero) che non sono compresi tra i contribuenti dei vari comuni. Il dato sul reddito medio riguarda solo i residenti, cioè i soggetti colpiti da imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef). Non sono inclusi nemmeno i redditi di imprese e società. In 15esima posizione c’è San Nicolò, il comune più ricco del Comelico. Difficile comprendere la sua 15esima posizione con un reddito di 20.733 euro e soltanto 310 contribuenti. Il sindaco Giancarlo Ianese chiarisce subito che «non ci sono tanti ricchi con redditi alti» e che «non si sta male, ma prima si stava meglio». Eppure i numeri parlano chiaro. Qualcuno residente a San Nicolò deve avere un reddito molto alto. «Avessimo guardato i numeri 15 anni fa – continua Ianese – saremmo stati primi. Mi riferisco al periodo fino al 2005 in cui l’occhialeria andava forte, anche qui». Poi le cose sono cambiate e molti sono fuggiti in pianura: «Chiaro, mancano servizi e alla fine la gente scappa. Però siamo contenti che siano nati diversi bambini negli ultimi anni e ovviamente… che siamo il comune più ricco del Comelico (scherza, ndr)».

Ultimo aggiornamento: 15 Giugno, 09:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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