Una copertura di pubblicità: in cambio la chiesa sarà restaurata

Giovedì 5 Novembre 2020 di Marco Dibona
Una copertura di pubblicità: in cambio la chiesa sarà restaurata

CORTINA - La piccola chiesa di San Francesco, nel centro di Cortina, è chiusa dalle impalcature del cantiere per la radicale sistemazione dell’antico edificio sacro. Ad eseguire i lavori è un’azienda romana, che si è accordata con i proprietari, la famiglia ampezzana Constantini. Nelle trattative è intervenuta la parrocchia dei santi Filippo e Giacomo. In cambio delle opere, la ditta può affiggere pubblicità sui ponteggi. Gli interventi sono numerosi e costosi; un preventivo di alcuni anni fa, richiesto dai Constantini, ammontò a 200mila euro. 
INTERVENTO COSTOSO
E’ necessario rinforzare le fondazioni; va interamente rifatto il campanile, che è molto ammalorato, tanto da rischiare il crollo; bisogna fare altri interventi, fra mura e tetto, poiché nel Seicento fu tolta una capriata fondamentale e da allora le travature pesano eccessivamente sulle pareti; vanno rifatti gli intonaci, a malta e non con il cemento. Nella chiesa ci sono resti di preziosi affreschi trecenteschi. Il costo del restauro era del tutto inavvicinabile per i proprietari, che avevano pure verificato la possibilità di ricevere contributi o finanziamenti, ma gli importi promessi erano di poche migliaia di euro. Poi è sopraggiunto l’accordo con la società Vivenda di Roma, firmato nel giugno 2019, dopo un intervento della parrocchia dei santi Filippo e Giacomo, con il parroco don Ivano Brambilla a fare da tramite fra la famiglia Constantini e l’impresa. 
IL PARROCO DON IVANO
In cambio del lavoro specialistico, è stato accordato il permesso di esporre pubblicità per un periodo di trenta mesi, su tre lati dell’edificio. Le prime affissioni si videro subito, lo scorso anno, durante l’affollata stagione turistica invernale. Anche se la chiesa di San Francesco non è della parrocchia, bensì privata, il parroco ne è comunque legale rappresentante e in questa veste ha firmato l’accordo con la società romana. «Ritengo sia una soluzione che consente di affrontare un importante restauro dell’edificio, altrimenti impensabile. I preventivi fatti gli anni passati precludevano ogni possibilità, per una famiglia», spiegò allora don Ivano. A Cortina ci furono dei precedenti. 
Nel 2006 la casa automobilistica tedesca Audi sostenne il costoso restauro del campanile, in cambio di affissioni pubblicitarie.

Quei lavori di restauro e di consolidamento del campanile costarono mezzo milione di euro; più di metà della cifra fu raccolta grazie a donazioni di privati, enti ed associazioni, oltre al ricavato di iniziative culturali. Poi venne la sponsorizzazione dell’Audi. Nel dicembre 2008 il comune non concesse invece una analoga operazione per il restauro della chiesa dei santi Filippo e Giacomo, poiché lo sponsor Audi avrebbe cozzato con gli interessi di un’altra casa automobilistica, allora a fianco del’amministrazione.

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