Impianti di risalita e opere anti-traffico in quota: stanziati quasi 12milioni di euro

Giovedì 3 Settembre 2020 di Marco Dibona
Le piste da sci di Cortina
CORTINA - E' stato accolto con soddisfazione anche a Cortina il bando della Regione Veneto per finanziare, con 11,7 milioni di euro, nuovi impianti di risalita, oppure interventi di ammodernamento di quelli esistenti. I lavori dovranno essere finalizzati allo sviluppo delle aree sciistiche interessate da eventi sportivi internazionali, con particolare riferimento ai Giochi olimpici e paralimpici invernali Cortina-Milano 2026. «Questi interventi pubblici potranno sostenere importanti progetti di sviluppo che abbiamo in valle, per collegare diverse aree sciabili e per decongestionare il traffico in quota», conferma Marco Zardini, presidente del consorzio esercenti funiviari di Cortina, San Vito, Auronzo e Misurina

LA FINANZIABILITÀ
«Noi parteciperemo con un progetto di fondovalle, che stiamo sviluppando, per il quale stiamo accertando la finanziabilità. Del collegamento dal centro di Cortina a Socrepes si occupa la società Rete, che riunisce diverse imprese del settore. La logica progettuale della linea della nuova cabinovia, che partirà dai campi di tennis, dovrà tutelare i centri abitati esistenti, quindi non dovrà passare sopra le case di Mortisa e Lacedel e dovrà evitare le frane della zona». I finanziamenti del nuovo bando pubblico, che sarà pubblicato domani, venerdì 4 settembre, sul Bollettino ufficiale della Regione, ammontano complessivamente a 11,7 milioni di euro e i contributi saranno erogati in conto capitale. Gli importi massimi di contributo erogabile sono di 4 milioni di euro per gli interventi di nuova realizzazione e di 500 mila euro per ammodernare impianti esistenti.

ESCLUSO L'INNEVAMENTO
«Io mi aspetto che tutta la Regione partecipi - aggiunge Zardini - in ogni area in cui ci sono esigenze di migliorare l'offerta di impianti. L'ammontare complessivo è importante, anche se è ovvio che il pubblico va a sostenere le iniziative del privato, che deve impegnarsi in prima persona». Il bando della Regione prevede contributi per gli impianti di risalita e include opere attive e passive per la difesa di piste da sci e funivie dal pericolo valanghe e per la sicurezza idrogeologica. Non sono invece compresi gli impianti di innevamento programmato, a servizio delle piste da sci, e i bacini per l'accumulo dell'acqua da utilizzare per la neve artificiale. «Noi abbiamo davvero l'esigenza di realizzare serbatoi d'acqua, pertanto ritengo che sarebbe necessario un sostegno pubblico anche per questi interventi condivide Zardini le scorte abbondanti sono una risorsa preziosa, che ci consente la tempestività nell'innevamento completo delle piste, in avvio di stagione. Questi bacini hanno inoltre un'altra valenza, perché sono comunque riserve d'acqua da poter utilizzare per diversi scopi: penso alle operazioni antincendio, con la possibilità degli elicotteri di attingere, ma persino all'uso potabile, in caso di difficoltà di talune comunità». 
 
Ultimo aggiornamento: 10:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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