Cortina. «Pista da bob, progetto inutile»: il Comitato civico scrive alla Regione Veneto

Giovedì 17 Giugno 2021 di Marco Dibona
In queste condizioni versa la pista da bob di Cortina che ora si vuole ricostruire, ma il Comitato civico dice "no"
2

BELLUNO - La fattibilità e la sostenibilità della nuova pista di bob, da costruire per i Giochi olimpici e paralimpici invernali Milano Cortina 2026, suscitano perplessità nel comitato civico Cortina. La presidente del comitato Marina Menardi ha scritto a Elisabetta Pellegrini, che dirige l’area infrastrutture della Regione Veneto, a Vincenzo Novari, amministratore di Fondazione Milano Cortina 2026, e al sindaco ampezzano Gianpietro Ghedina, proponendo considerazioni su tempi, costi, utilizzo e sostenibilità economia dell’opera.

La lettera è corredata da un dossier che riporta il precedente della pista di bob di Cesana, costruita per i Giochi invernali Torino 2006 e poi abbandonata. Riporta i dubbi dello stesso Comitato olimpico internazionale, che ha manifestato la preferenza per l’uso di una pista esistente, come Igls, presso Innsbruck, in Austria.

LE CRITICHE

«La ristrutturazione prevede 85 milioni di euro, a fronte della stima del dossier olimpico di 40 milioni e di un preventivo del 2008 di 15 milioni. C’è preoccupazione per il mantenimento dell’impianto, negli anni futuri, dopo il flop di Cesana, chiusa con un deficit annuo di 1 milione 400 mila euro. Il Cio non ne vuole sapere, ma la Regione Veneto insiste e spera di ripianare le perdite creando un parco dei divertimenti. Si spera in una spinta dell’attività sportiva, ma in Italia i praticanti di queste discipline sono poche decine. E ci chiediamo infine se i lavori sono sostenibili, dal punto di vista ambientale, e se saranno completati per il 2026». La lettera inviata dal comitato è ampia e dettagliata; prende in esame il profilo tecnico, quello economico e di sostenibilità finanziaria, la sostenibilità ambientale, il rapporto fra costi e benefici. Infine analizza i costi e la sostenibilità della gestione, passati i Giochi 2026, e il lascito di quell’evento.

LA PAURA

In particolare si esprime il timore che i costi, con il prevedibile deficit, siano a carico dell’amministrazione locale. Il dossier allegato, di sette pagine, prende origine dal dossier della candidatura italiana, che ha ottenuto l’assegnazione dei Giochi invernali Milano Cortina 2026. Si ricorda che nell’ultimo anno di attività, nel 2008, l’impianto creò un deficit di 338mila euro, a carico del comune. Fu proprio questa situazione a indurre l’amministrazione di allora a chiudere la pista e a rinunciare ai Mondiali 2011 di bob, già assegnati a Cortina. Si analizza anche l’indotto, con le presenze alberghiere e la presenza di spettatori: dati che, secondo il comitato, non giustificheranno l’impegno economico per rifare la pista.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci