Cortina, l'affondo del Cio: avanti con la pista di bob. Il presidente Bach: «Impianto sostenibile, non impatta sul budget dei Giochi 2026»

Sabato 17 Settembre 2022 di Marco Dibona
Cortina, l'affondo del Cio: avanti con la pista di bob

CORTINA D'AMPEZZO (BELLUNO) - Il Comitato olimpico internazionale approva la ricostruzione della pista Eugenio Monti di Cortina, per accogliere le gare di bob, slittino e skeleton, ai Giochi olimpici invernali Milano Cortina 2026. È il tedesco Thomas Bach, presidente del Cio, a comunicare l'inversione di rotta, rispetto al suo precedente invito, nel quale chiedeva di non sprecare risorse per un nuovo impianto e di avvalersi della pista di Igls, presso Insbruck, in Austria. «Abbiamo discusso la questione della pista di bob, slittino e skeleton di Cortina con le autorità locali, siamo stati informati sui lavori.

Ne abbiamo parlato al Cio e siamo d'accordo sulla soluzione prospettata, per motivi di costi e sostenibilità, perché questo progetto non impatterà sul budget dei Giochi e il centro sarà utilizzato anche dopo le Olimpiadi», ha dichiarato Bach, ieri a Roma, per ricevere il Collare d'Oro, il massimo riconoscimento sportivo in Italia, attribuito dal Comitato olimpico nazionale. Parole che, almeno per ora, mettono fine ad una settimana di polemiche e tensione sull'impianto simbolo delle Olimpiadi in terra d'Ampezzo.


LA RICHIESTA DELLA REGIONE


Era stato Luca Zaia, presidente della giunta regionale del Veneto, a chiedere un intervento netto del presidente Bach: «Il Cio, che peraltro ha dato vita a questo dibattito tempo addietro, si esprima in modo chiaro e inconfondibile aveva auspicato Zaia non abbiamo alcun feticismo per le opere pubbliche, solo la volontà di portare avanti un progetto. Nessuno si innamora delle opere pubbliche, però non è accettabile che si descrivano questi progetti come mal pensati e privi di programmazione. Questo dibattito ha visto tra i protagonisti anche il Cio, ora ci aspettiamo una posizione chiara e univoca, perché per noi è fondamentale». Il presidente Bach ha parlato dei Giochi olimpici e paralimpici italiani, che si svolgeranno fra tre anni e mezzo, anche durante la cerimonia di consegna del Collare d'Oro: «Siamo molto fiduciosi che celebreremo Giochi eccellenti. Ci sono sfide da affrontare: dalla sostenibilità alla crisi economica, ma non dobbiamo preoccuparci, perché contiamo sull'efficienza e le capacità dei nostri amici italiani. Saranno Giochi all'insegna della Bella vita italiana».


LE RASSICURAZIONI


Gli ha subito fatto eco Giovanni Malagò, presidente del Coni: «Le parole del presidente Bach sono perfette. Abbiamo ottenuto l'assegnazione delle Olimpiadi 2026 con un masterplan e uno dei punti centrali del documento era la pista di Cortina. Noi rispettiamo quanto pattuito per tutte le sedi olimpiche, perché siamo seri. A volte l'Italia è stata accusata di non rispettare la parola, stavolta non ci sono dubbi». Il Cio ha avuto rassicurazioni anche sul sostegno ai Giochi da parte del governo nazionale italiano: «L'incontro con il presidente Mario Draghi è stato molto amichevole è il commento di Bach ci ha dato l'opportunità di ringraziarlo per tutto il supporto che il suo governo ha offerto al Coni e ai Giochi invernali Milano Cortina 2026. Draghi ha mostrato un grande apprezzamento per lo sport e i valori dello sport, crede molto nella riuscita dei Giochi. Con lui c'è stato un colloquio molto amichevole».


GLI AMBIENTALISTI


Il coordinamento di associazioni ambientaliste Peraltrestrade aveva preannunciato un presidio pacifico, al Foro Italico, in occasione della consegna del Collare d'Oro a Thomas Bach, con l'esposizione di uno striscione di protesta: «Lo abbiamo fatto per manifestare il forte dissenso sulle modalità di gestione dei Giochi invernali Milano Cortina 2026. Molte delle strutture sono insostenibili ambientalmente, socialmente ed economicamente. Sono gravissimi i ritardi accumulati; è stato annullato qualsiasi confronto con la società civile; si fa ricorso a procedure speciali, evitando così le valutazioni di legge. Olimpiadi che avrebbero dovuto essere a costo zero, mostrano costi reali di oltre 3 miliardi di euro, a carico dello Stato. Di fatto, assistiamo al fallimento della Agenda Olimpica 2020 del Cio».

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