Il sindaco di Cortina a Roma: «Tornerò con la bandiera olimpica»

Mercoledì 8 Giugno 2022
Il sindaco Ghedina a Roma: tornerà con la bandiera olimpica
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CORTINA - Questa sera saranno a Cortina le bandiere delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi invernali 2026. La consegna ufficiale avverrà stamani a Roma, nell’ambito di una giornata di approfondimento, ospitata dalla Sala Sassoli, lo spazio per i trattati internazionali, dedicato a David Sassoli, nel palazzo della Farnesina, sede del ministero degli Esteri. 

LA GIORNATA
Si aprirà con “Olimpiadi e Paralimpiadi invernali Milano Cortina. La diplomazia dello sport di fronte alle sfide globali”. Dopo i saluti istituzionali sarà presentato il video “Milano Cortina 2026” e si esaminerà il rapporto “L’impatto globale dei Giochi Milano Cortina 2026 – Analisi di impatto”. Numerosi gli interventi istituzionali, a cominciare da Luigi Di Maio ministro degli Esteri e Valentina Vezzali sottosegretario allo Sport. Interverranno quindi Giovanni Malagò, nella duplice veste di presidente del Comitato olimpico nazionale e presidente di Fondazione Milano Cortina 2026; Luca Pancalli presidente del Comitato italiano paralimpico. La prima sessione di lavori sarà conclusa da Gian Mario Verona, rettore dell’Università Bocconi di Milano. Seguirà la tavola rotonda su “Diplomazia e sport – opportunità di crescita e inclusione”, che vedrà intervenire Luciana Lamorgese ministra dell’Interno, Massimo Garavaglia ministro del Turismo, Fabiana Dadone ministra per le Politiche giovanili, Erika Stefani ministra per le Disabilità, con Vincenzo Novari amministratore di Fondazione Milano Cortina 2026. Si passa a un confronto con Luca Zaia e Attilio Fontana, presidenti delle Regioni Veneto e Lombardia; i due sindaci Giuseppe Sala e Gianpietro Ghedina, per Milano e Cortina; i presidenti Maurizio Fugatti e Arno Kompatscher, per le Province autonome di Trento e Bolzano. 

LE BANDIERE
La giornata si concluderà con la consegna delle due bandiere, il vessillo a cinque cerchi dei Giochi olimpici e la bandiera delle Paralimpiadi, con le tre gocce di colore blu, rosso e verde, simbolo di corpo, mente e spirito. A portarle dovrebbero essere due donne, due campionesse olimpioniche, la sciatrice Deborah Compagnoni e Beatrice “Bebe” Vio, campionessa di scherma. Sono le copie delle bandiere originali, che l’Italia è andata a prendere a Pechino, a conclusione dei Giochi 2022. Il 21 febbraio scorso ci fu la consegna, dal sindaco di Pechino a Thomas Bach, presidente del Cio, che poi la passò ai primi cittadini di Milano e Cortina, della bandiera olimpica. Un mese dopo, il 13 marzo, si ripeté la medesima cerimonia, con il vessillo dei Giochi paralimpici passato a Andrew Parsons, presidente del Comitato paralimpico internazionale, che lo consegnò infine a Gianpietro Ghedina e Anna Scavuzzo, vicesindaca di Milano. Furono due esperienze intense, per gli amministratori italiani, con forti emozioni, ma con la consapevolezza di essere al cancelletto di partenza. Il passaggio di consegna dei simboli dei Giochi rappresentò infatti l’inizio formale del lavoro per preparare i due grandi eventi sportivi. In quelle due occasioni fu possibile vedere da vicino l’organizzazione dei Giochi e interloquire con i membri del Cio, con autorità e personalità dello sport per capire vari punti, in vista del lavoro per predisporre i prossimi Giochi 2026. 

L’ORIGINALE
Le due bandiere originali saranno conservate a Roma, nella sede del Coni, mentre alle due municipalità saranno consegnate delle copie. È infatti la prima volta che ad organizzare i Giochi sono formalmente due città, con il coinvolgimento di due regioni e due province autonome e nove sedi di gare. 

Ultimo aggiornamento: 08:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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