Olimpiadi e assunzioni, l'ex sindaco Ghedina attacca il suo successore: «E' debole, situazione disastrosa»

Giovedì 8 Giugno 2023 di Marco Dibona
Il sindaco di Cortina Gianluca Lorenzi (a sinistra) con il suo predecessore Gianpietro Ghedina

CORTINA - Il sindaco ampezzano Gianluca Lorenzi manifesta le difficoltà della sua amministrazione, nel gestire il gravoso impegno per le Olimpiadi e Paralimpiadi invernali 2026, e i tre gruppi consiliari di minoranza esprimono tutto il loro disappunto. È molto dura la critica di Gianpietro Ghedina di Sistema Cortina: «Bisogna essere realisti: la situazione è disastrosa. Viene a galla l’incapacità dell’amministrazione, che è del tutto inadeguata, e del sindaco, debole di fronte alle difficoltà. La luna di miele, dopo il voto, è durata poco: in realtà è emersa subito l’inadeguatezza, l’incapacità di realizzare quanto promesso. Non ci si può piangere addosso. Nel caso specifico, era ovvio che il Mef non avrebbe concesso a Cortina una deroga, per l’assunzione di personale. Nelle difficoltà bisogna reagire e darsi da fare. Il sindaco dovrebbe rassicurare i suoi, non creare ulteriore insicurezza».


L’OPERAZIONE
In quanto al personale comunale, Ghedina commenta da ex sindaco: «Lorenzi aveva già smantellato la società controllata Servizi Ampezzo e il braccio operativo per il turismo Cortina marketing, ora passa al comune. Altri dipendenti non ne vogliono sapere di venire a Cortina: sanno in che situazione si troverebbero». Roberto Pompanin di Cortina nostra riprende la sua professione di pilota d’aereo: «Siamo in stallo. Cortina è in una situazione difficile. Il comandante deve motivare il suo equipaggio: se non sai essere leader, perdi i collaboratori. Quando hai un ruolo importante ti devi prendere le tue responsabilità e metterci la faccia. Capisco che è difficile trovare persone che vengano a lavorare a Cortina, con tutto l’impegno che comporta e che la burocrazia non ti aiuta, ma da sindaco devi rimboccarti le maniche, mentre il nostro fa fatica a farlo. Pesa molto la mancanza di comunicazione, di condivisione. Io sono favorevole alla pista di bob per le Olimpiadi e al nuovo impianto per Socrepes, ma non ne so nulla, eppure sono un consigliere comunale». 


GLI OSTACOLI
Sul personale aggiunge: «Capisco questa difficoltà: siamo un paese con 5.600 abitanti, ma con le incombenze di una grande città, il costo della vita molto alto, esposto alla visibilità dei Giochi 2026: uno ci pensa, prima di venire qui. Ma proprio per questo l’amministrazione deve impegnarsi, ancora di più». Roberta de Zanna di Cortina bene comune conferma la sua contrarietà ai grandi eventi sportivi del 2026: «Cortina è schiava dei Giochi: da qui derivano tutte le difficoltà. Bisognava evitare di intraprendere questa avventura, che non è compatibile con la nostra realtà.

Non siamo pronti, né l’amministrazione comunale, né il paese. È un gioco più grande di noi. Per seguire queste sirene si trascura la vita reale della nostra comunità, si mettono da parte i veri interessi di Cortina». In quanto alle esternazioni sconfortate del sindaco, la consigliera de Zanna aggiunge: «Sarebbe stato opportuno un atteggiamento diverso. Per un anno abbiamo sentito toni trionfalistici, mentre sarebbe stato giusto manifestare subito le difficoltà. La maggioranza si è chiusa nelle sue stanze, senza comunicare. Un coinvolgimento dei tre gruppi di minoranza avrebbe potuto aiutare e alleviare questo loro senso di frustrazione». 

Ultimo aggiornamento: 07:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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