Il parroco ha scelto il nuovo sacrestano fra 720 domande, manca solo la firma

Giovedì 25 Marzo 2021 di Marco Dibona
Il parroco ha scelto il nuovo sacrestano fra 720 domande, manca solo la firma
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CORTINA - La scelta è stata fatta, ora manca soltanto la conferma, con la sottoscrizione del contratto di lavoro: la parrocchia dei santi Filippo e Giacomo, a Cortina, avrà presto il nuovo sacrestano. «Io confido di riuscire a firmare l’accordo in questi giorni, in modo da avere qui il nuovo collaboratore nelle giornate impegnative della Settimana santa, con le solenni celebrazioni pasquali – dice don Ivano Brambilla, parroco d’Ampezzo – e proprio in questi giorni arriveranno anche tre giovani sacerdoti del Paraguay, che stanno studiando a Roma, per darci una mano».

La selezione del nuovo collaboratore è stata laboriosa, sono state esaminate tutte le 720 lettere, giunte da ogni regione d’Italia, dopo l’annuncio della ricerca di un sacrestano, pubblicato lo scorso autunno. «Il primo passo che feci allora fu contattare alcune famiglie del posto, offrendo questo lavoro – ricorda don Ivano – e subito lo proposi a tre famiglie ampezzane e a una originaria di fuori, che però vive qui. Tutti hanno valutato l’offerta, ci hanno pensato sopra, poi hanno rifiutato». Emesso il bando, si è scatenata la corsa al posto di lavoro, impegnativo ma ambito, con l’arrivo di richieste da ogni dove. La particolarità di quanto stava accadendo a Cortina ha suscitato una vasta eco mediatica, ripresa dalla stampa, dalle televisioni, dalla rete dei canali sociali. A quel punto sono piovute le richieste di assunzione, a centinaia. Con successive scremature, si è arrivati a una rosa di tre candidati, che sono stati chiamati a colloquio con il parroco e con una commissione esaminatrice. «A un certo punto ci sembrava di aver trovato la persona giusta, eravamo già d’accordo, mancava solamente la firma sul contratto, ma all’ultimo momento il prescelto si è tirato indietro, ha fatto una scelta diversa, per cui abbiamo dovuto ricominciare la selezione. E’ per questo che ora sono molto prudente e aspetto di aver siglato l’accordo, di vedere le firme sul contratto, prima di comunicare chi sarà il nuovo custode della nostra basilica minore. Ci teniamo anche pronta una alternativa», spiega don Ivano. La selezione è stata fatta assieme a un gruppo di collaboratori del parroco, ad alcuni dei volontari che, in questo periodo di assenza del sacrestano, si stanno occupando della gestione della chiesa principale della valle d’Ampezzo, con ammirevole spirito di servizio. «Cortina ha una situazione del tutto particolare – conferma il parroco – perché è l’unica parrocchia che può permettersi l’assunzione di un dipendente fisso, con questo incarico, che costa alcune decine di migliaia di euro l’anno, fra stipendio e contributi. In provincia di Belluno, nella nostra diocesi, c’è soltanto la cattedrale di San Martino, a Belluno, che ha un sacrestano a libro paga. In tutte le altre realtà ci sono forme diverse di collaborazione, tanto volontariato, gente di buon cuore che si impegna per il bene della comunità». Il candidato prescelto è già stato a Cortina, le scorse settimane, ha lavorato alcuni giorni in chiesa, ha incontrato il parroco e i suoi collaboratori, ha avuto modo di cominciare a imparare qualcosa della vita religiosa in Ampezzo, dell’attaccamento alle tradizioni, alle particolarità della liturgia, ha visto la ricca dotazione di arredi sacri, di paramenti, di materiale da utilizzare durante le funzioni più solenni. Proviene da esperienze impegnative, in realtà con radicate tradizioni nella liturgia e concelebrazioni importanti. Poi è tornato a casa, per alcuni giorni, con l’accordo di trasferirsi in Ampezzo prima di Pasqua.

Ultimo aggiornamento: 08:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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