Protocollo antimafia per evitare infiltrazioni nei lavori per i Mondiali di sci

Sabato 5 Dicembre 2020 di Olivia Bonetti
Si susseguono le riunioni per garantire la massima sicurezza all'organizzazione dei Mondiali di sci

CORTINA D'AMPEZZO - Dopo gli accessi nei cantieri sulle strade, ora anche tutte le ditte che riceveranno appalti di altri lavori, o di forniture o servizi nell’ambito dei Mondiali Cortina 2021 saranno passate ai raggi “x” nell’ambito del Piano contro la criminalità organizzata coordinato dalla Prefettura. Da ieri infatti (dopo i due primi protocolli firmati nel 2017 con Anas e l’altro con Camera di Commercio e Provincia), si aggiunge un nuovo fondamentale tassello nella lotta alle infiltrazioni mafiose che potrebbero insinuarsi nei grandi eventi. È stato firmato a palazzo dei Rettori il Protocollo della legalità tra il prefetto Adriana Cogode e Valerio Toniolo, Commissario per la realizzazione del progetto sportivo dei Campionati mondiali di sci alpino che si svolgeranno a Cortina dal 7 al 21 febbraio 2021. Uno strumento fondamentale per creare gli anticorpi e difendere il sano tessuto locale, come avvenuto per i lavori sulle infrastrutture: grazie al tavolo interforze all’opera in Prefettura sono scattate nei mesi scorsi infatti due interdittive antimafia a due ditte, una del Manotovano una del Napoletano che lavoravano sulla statale (che si aggiungono alle altre due interdittive extra Mondiali). 
ATTIVITÀ INFORMATIVA
«Il protocollo - ha spiegato ieri alla stampa, in concomitanza con la firma, il prefetto Adriana Cogode - prevede la un’attività informativa antimafia di tutti i soggetti che a vario titolo faranno contratti di appalto con il commissario sia che si tratti di appalti di lavori, o di forniture io servizi. Lo strumento dell’informazione antimafia ci consente di radiografare le imprese e gli individui che vi operano e espungere dal sistema eventuali nei che dovessero incombere. Si tratta di un sistema, dal punto di vista operativo, abbastanza snello perché vede due stazioni appaltanti, ovvero la Provincia e il Comune di Cortina, che dovranno poi informare la Prefettura dei soggetti contraenti. Seguirà l’attività accertativa sotto il profilo dell’antimafia». Il tavolo interforze si riunisce mensilmente a palazzo dei Rettori. L’azienda sotto la lente viene studiata e approfondita in ogni sua sfaccettatura: ruolo fondamentale lo ricopre la Dia, che ha una banca dati più importante. 
STRUMENTI DI CONTROLLO
Ha parlato poi il Commissario Toniolo. «Abbiamo realizzato – ha spiegato Toniolo -, in accordo con la Prefettura di Belluno e con il ruolo attivo della Provincia di Belluno una banca dati nell’ambito della piattaforma denominata OpenCortina per rafforzare gli strumenti di controllo e contrasto a tentativi di infiltrazione mafiosa». Il commissario ha spiegato che sono state finanziate opere come la cabinovia Son dei Prade – Bai de Dones che collega le valli, o come il sistema di protezione antivalanghivo. E ancora: «Abbiamo adeguato e potenziato le opere esistenti tra cui il complesso di Drusciè; abbiamo messo in sicurezza e potenziato piste come la Lacedelli; siamo intervenuti sulla finish area, il bypass stradale e il tunnel a Rumerlo; abbiamo investito sulla riqualificazione della piscina Guargnè; abbiamo progettato e realizzato collegamenti per migliorare la viabilità. Tutto ciò deve e doveva essere fatto in piena trasparenza, evitando qualsiasi infiltrazione della criminalità organizzata. Per questo il Protocollo che firmiamo oggi è di particolare valore». Il presidente della Provincia Roberto Padrin ieri a Palazzo dei Rettori ha ricordato l’importanza di queste opere, che resteranno per sempre sul territorio. Al momento non c’è certezza sul njmero del pubblico che potrà essere presente e se potrà esserci: solo a pochi giorni all’evento si saprà come si procederà.
 

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