L'hotel Ancora passa di mano: arriva Renzo Rosso (Diesel)

Mercoledì 20 Maggio 2020 di Marco Dibona
Lo storico Hotel Ancora in corso Italia a Cortina d'Ampezzo
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«Da lunedì l’albergo Ancora non è più mio. Adesso è di Renzo Rosso, lo stilista e imprenditore di Diesel, per una ventina di milioni di euro». Flavia Cusinato Sartor ha il magone mentre parla dell’operazione che fa voltare pagina ad una dimora storica di Cortina, un albergo nato in Ampezzo ai tempi degli Asburgo, che domina la piazza dello struscio da una posizione invidiabile.
«Me ne vado con il cuore rotto, dopo cinquant’anni di lavoro quotidiano, in questo hotel - dice l’albergatrice -. Dopo tante vicissitudini, talune molto pesanti e sgradevoli, oggi finisce la storia di Flavia, ma non quella dell’Ancora, iniziata nel 1826. Ho pregato il compratore di valorizzare ancor di più questo gioiello, di farlo passare alla categoria 5 stelle. Lui mi ha detto che in quest’albergo bisogna seguire il Dna di Flavia: speriamo lo facciano davvero». 
APRIRÀ PER NATALE
L’hotel Ancora non aprirà per la prossima stagione turistica estiva, sia per l’emergenza Covid sia per la necessità di eseguire alcuni interventi. «Riaprirà invece per Natale – precisa l’ormai ex proprietaria – mentre io lo lascerò fra una settimana, dopo cinquant’anni. Qui ho messo tutta me stessa, ho dedicato ogni momento della mia vita. E’ il figlio che non ho avuto». Da albergatrice navigata, Flavia Cusinato ha un rammarico in più: «E’ un peccato aver concluso l’inverno così bruscamente, a marzo, nella mia ultima stagione. Abbiamo dovuto chiudere per l’emergenza Covid-19 proprio mentre stavamo vivendo il più bell’inverno, da tanti anni». 
L’OFFERTA DEGLI ARABI
Poi riassume una vita intera, in poche parole: «Io sono arrivata qui a vent’anni, da Belluno, per insegnare a scuola. Ho fatto la maestra di ruolo, alle elementari, mentre nel pomeriggio ero nel negozio di arredo e antiquariato di mio fratello, nella “Galleria del Tarlo”, dove ho conosciuto tanti personaggi noti, quando lavoravamo anche all’estero, in tante nazioni. Poi mi sono sposata con Sergio Bertozzi, proprietario dell’Ancora, che è morto nel 1984. Da allora questo albergo è stato la mia casa e la mia vita. Ora lo lascio, a 78 anni. Mi dispiace dover uscire da qui entro la fine del mese: io avrei voluto fare ancora l’ultima stagione. Avevo la conferma di molti clienti per l’estate. Quest’albergo è conosciuto e apprezzato, in Italia e nel mondo. Dieci anni fa avrei potuto venderlo agli sceicchi, quando andavo da loro per farli arrivare in vacanza sulle Dolomiti: mi offrirono 21 milioni di euro, ma io non volli portare gli arabi qui, per rispetto di Cortina». 
MI DEDICHERÒ AI CAVALLI
La vulcanica donna ha già tanti progetti, per il suo futuro: «Mi darò da fare, di certo non mi fermo. Ho una villa del Cinquecento ad Asolo: vedrò che farne, ma sono intenzionata a venderla. Guardo soprattutto a Jesolo, dove abbiamo una scuderia con 39 cavalli, fra i quali alcuni figli di Varenne, che cura mio marito Renato Sartor. Vorrei creare lì una fondazione, a favore degli animali, che potrei lasciare un giorno alla Regione Veneto. Devo tenermi occupata, fare qualcosa, perché è dura andare via da qui». Poi esprime tutto il suo amore per il paese che l’ha accolta: «Io sono innamorata di Cortina, il posto più bello del mondo. Vorrei trovare una casa per tutto l’anno, mantenere qui un legame, per tornarci, ogni volta che avrò nostalgia, per incontrare tanti amici, che mi hanno voluto bene e che continuerò ad avere nel cuore». 
Ultimo aggiornamento: 09:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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